Barriere invisibili: la storia di Ninni Gambino

PALERMO – Dalla sua disabilità ha tratto la forza e l’energia che gli hanno permesso di dedicarsi agli altri.
E’ la storia di Antonino Gambino, 42 anni, che, padre di una bambina di due, diventato paraplegico a causa di un incidente sul posto del lavoro avvenuto 19 anni fa in una azienda di veicoli industriali, adesso si dedica agli altri come istruttore professionista di nuoto sia per disabili che normodotati, presso la piscina comunale di Palermo, per conto dell’associazione Coperta di Linus.
Con il filmato “Barriere invisibili” ha voluto fare un parallelismo tra i diversi momenti della vita quotidiana di un diversamente abile e quella di un normodotato, facendo emergere quali difficoltà esistono ancora a causa delle barriere mentali della gente, di gran lunga superiori, a quelle architettoniche.
Nel filmato si evidenzia come, spesso, anche azioni semplici come quelle di prendere un ascensore, salire su un autobus e fare la spesa al supermercato, rischiano di diventare una vera e propria odissea per chi non ha l’uso delle gambe.

“Le nostre vite non sono diverse ma la differenza spesso la creiamo noi.
Le barriere invisibili sono quelle ancora più difficili da individuare, riconoscere e abbattere. L’indifferenza, la disattenzione, la scarsa sensibilità sono ancora molto forti nella nostra società. – racconta Antonino Gambino -. In questa città ci vogliono persone che si dedicano alla piena integrazione dei disabili che devono essere messi nelle condizioni di poter fare una vita normale.
A chi lavora con i disabili non interessano i progettini ma azioni forti che diano risposte serie e continuative ai bisogni dei disabili. “Per il rispetto e l’applicazione della legge e l’abbattimento delle barriere architettoniche vi sono gli enti preposti – sottolinea Angela Graci , assistente sociale dell’Inail – ma, in questo caso, l’appello che il filmato intende fare è al senso civico del singolo cittadino”.

Ninni Gambino non è la prima volta che realizza un filmato, recentemente ne ha prodotto un altro intitolato “Una vita per passione” che ha vinto il premio Paladino d’oro per il miglior montaggio in occasione dello Sport Film Festival di Palermo. Quest’ultimo è tutto incentrato sul lavoro di preparazione agonistica per le gare di nuoto dei bambini e ragazzi disabili e normodotati. “La sensazione più forte è vederli in gara e capire che sono riuscito a trasmettere loro la passione. – dice – Se la vita mi ha insegnato qualcosa è che non bisogna mai smettere di credere nei propri sogni”.
Un uomo che della sua disabilità ne ha saputo fare una pietra preziosa a servizio del prossimo. Impegnato socialmente, lavora, infatti, in piscina insieme alla moglie terapista della riabilitazione anche con i bambini autistici e down.

Fra le attività in cui è coinvolto, per il terzo anno consecutivo sta lavorando ad un progetto scolastico per conto dell’associazione Coperta di Linus con i bambini e ragazzi provenienti dalla scuola Leonardo Sciascia dello Zen.
E’ preparatore atletico di nuoto a livello agonistico di 20 bambini di questa scuola che sorge in uno dei territori più degradati della città di Palermo. “Io scendo in acqua con loro, e all’inizio è duro lavorare con questi ragazzi, soprattutto quando, attraverso lo sport, devi cercare di impartire delle regole.
Una volta però che acquistano fiducia in te si lanciano e non li ferma più nessuno – dice Ninni Gambino – I risultati finora sono stati positivi e anche gli insegnanti hanno notato che sono più calmi in classe”.
Per Gambino non è la prima occasione di lavoro con i giovani dello Zen, ha già fatto questa esperienza anche con la scuola media Giovanni Falcone, essendo pure consigliere provinciale del Cip, per un progetto finanziato dal Coni.
Fra gli hobby c’è anche la barca a vela; è entrato, infatti, pure a fare parte dell’equipaggio di “Azzurra 600”, la barca a vela per disabili realizzata, recentemente, dalla cooperativa Azzurra con il contributo della provincia di Palermo.

FONTE:
SuperAbile.it

Un pensiero su “Barriere invisibili: la storia di Ninni Gambino

  1. Sono il presidente dell’Associazione Nazionale Vialibera Onlus per i Diritti dell’Utenza Debole, con sede a Pomezia (Roma). Mi piacerebbe contattare Antonino Gambino a cui chiedo di visitare il nostro blog e di scrivermi una e-mail all’indirizzo: a.vialibera@alice.it
    Saluti
    G.C.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *