Libertà di cura: La scelta al paziente

L’iniziativa è stata lanciata dal chirurgo e senatore del Pd, Ignazio Marino, e già sottoscritta da diverse personalità della politica e dell’informazione, dello sport e dello spettacolo. Il testo ha ricevuto adesioni trasversali come quella del Nobel Rita Levi Montalcini, di Giuliano Amato e Stefano Rodotà. È stato firmato dal fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari, Miriam Mafai, Corrado Augias e Massimo Giannini. E ancora, tra gli altri, dal segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani e dal ct della nazionale, Marcello Lippi, dall’attrice Simona Marchini, dalla ginecologa Alessandra Kustermann e da Mina Welby.

“Rivendichiamo l’indipendenza dei cittadini nella scelta delle terapie, come scritto nella Costituzione”, recita l’appello. E continua: “Rivendichiamo tale diritto per tutte le persone, per coloro che possono parlare e decidere, e anche per chi ha perso l’integrità intellettiva e non può più comunicare, ma ha lasciato precise indicazioni sulle proprie volontà”. L’iniziativa nasce dalla preoccupazione che la legge che sarà approvata, rendendo obbligatoria idratazione e nutrizione enterale, come vuole il centrodestra, non rispetti l’orientamento degli italiani.

“Negli ultimi due anni e mezzo sono stato invitato a parlare di questo tema in oltre 100 convegni riscontrando che la maggior parte delle persone ritiene che rispetto a malattia e a terapia la scelta debba spettare alla persona”, racconta Marino. E chiarisce: “Vogliamo raccogliere centinaia di migliaia di adesioni per dire con forza a chi ha la responsabilità di condurre la discussione sul testamento biologico in Parlamento di ascoltare l’opinione di tutti”.

Continua l’appello: “Chiediamo che la legge sul testamento biologico rispetti il diritto di ogni persona a poter scegliere. Chiediamo una legge che dia la possibilità, solo a chi lo vuole, di indicare, quando si è pienamente consapevoli e informati, le terapie alle quali si vuole essere sottoposti così come quelle che si intendono rifiutare, se un giorno si perderà la coscienza e con essa la possibilità di esprimersi”.

E conclude: “Chiediamo una legge che colmi il vuoto del nostro Paese in questa materia ma rifiutiamo che una qualunque terapia o trattamento medico siano imposti dallo Stato contro la volontà espressa del cittadino”.

È possibile firmare sul sito AppelloTestamentoBiologico.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *