Il linguaggio dei segni anche tra i banchi di scuola.

ManiPer la prima volta lezioni ad hoc per studenti sordomuti. La scuola ciociara compie un passo importante per gli studenti disabili. In particolare per una categoria, quella dei sordomuti che più degli altri patisce l’impossibilità di comunicare. Ma dalla prossima settimana all’insegnante classico si affiancherà una nuova figura in grado di comunicare e far apprendere la lezione anche a questi particolari studenti.Accade all’Ipsia di Sora dove in via sperimentale e per la prima volta nella storia della scuola ciociara anche i sordomuti avranno la possibilità di seguire le lezioni grazie ad un insegnante specifico che li aiuterà a capire ma anche ad integrarsi con il resto dei compagni.
Dalla prossima settimana, nella sede distaccata a Sora dell’Ipsia di Isola Liri “Giustiniano Nicolucci” si terranno appositi corsi del così detto “linguaggio dei segni”. Il progetto vede coinvolto lo stesso Ente Nazionale dei sordomuti di Frosinone, che fornirà un insegnante specifico di questi linguaggi e che opererà insieme alla docente di italiano dell’istituto, Anna Pizzo. Per il momento il progetto, completamente auto finanziato dalla scuola, prevede 16 ore di formazione per esprimere i concetti base dell’italiano e della materia interessata. «L’obiettivo, spiega il preside dell’Ipsia, Maurizio Cesari, è quello di consentire a questi ragazzi di apprendere le lezioni. Purtroppo l’ausilio dei soli insegnanti di sostegno non garantisce l’apprendimento di questi ragazzi che invece hanno una gran voglia di imparare e conoscere le materie. Noi ci siamo ritrovati degli alunni che pur mostrando volontà di apprendimento non riuscivano a comprendere l’insegnante. E così a livello di conoscenze hanno perso 4-5 anni di scolarizzazione. Obiettivo di questo progetto è quello di consentire anche a questi studenti di formarsi in maniera soddisfacente e di integrasi meglio nella società».
Per il momento l’insegnamento riguarderà solo due ragazzi, già l’anno prossimo ne beneficeranno altri quattro studenti sordomuti iscritti al Professionale. «L’auspicio, conclude il preside, è quello che tale iniziativa si espanda a macchia d’olio anche ad altri istituti del territorio. Noi faremo da apripista cercando già a partire dal prossimo anno scolastico di incrementare e migliorare tale servizio». «Non posso che plaudire ad un’iniziativa del genere, commenta soddisfatto il dirigente del Csa (ex Provveditorato), Mario Mandarelli. Con una spesa minima si possono raggiungere obiettivi importanti per aiutare a crescere gli alunni e favorire l’integrazione tra i ragazzi stessi. Oltre a far crescere il disabile, questi corsi possono contribuire a far cresce anche gli altri studenti che saranno in grado di dialogare con i ragazzi sordomuti realizzando una socializzazione importante. Speriamo che anche altri istituti seguano l’esempio dell’Ipsia di Sora».
Ma se per i sordomuti il progetto integrazione scolastica è appena agli inizi già da qualche tempo alcune scuole superiori (una ad Anagni ed una a Cassino) si sono dotate di speciali computer con tastiera in brail per i non vedenti che, in questo modo, possono dialogare ed apprendere le varie nozioni. Una scuola, quella ciociara, sempre più attenta al mondo dei disabili e che potrebbe incentivare altri studenti che presentano tali caratteristiche a non abbandonare gli studi.

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