A Torino i primi di Ottobre si terrà una Conferenza Nazionale per affrontare i problemi dei Disabili

DisabileRisposte concrete in termini di pari opportunità, livelli essenziali di assistenza e servizi socio assistenziali, o pronti di nuovo alla mobilitazione. Il Forum italiano sulla disabilità fa il punto della situazione italiana a due settimane dalla Conferenza nazionale di Torino, prevista il 2 e 3 ottobre prossimi. Un appuntamento che per il Fid rappresenta un momento cruciale per mettere il governo di fronte alle proprie responsabilità.”A Torino saranno affrontati temi cruciali per il futuro dei disabili italiani: dalla vita indipendente all’integrazione scolastica e lavorativa, dalla società attiva all’inclusione sociale- ha sottolineato Tommaso Daniele, presidente del Fid, aprendo i lavori, oggi a Roma, del convegno promosso dal Forum sulla Convenzione Onu. “Al ministro Sacconi diremo che i disabili italiani sono molto interessati al dialogo con il governo, che le loro organizzazioni, pur nella diversità hanno interessi comuni: il rispetto della dignità dell’uomo e l’uguaglianza dei diritti.

Gli diremo che condividiamo i contenuti del Libro bianco e la filosofia che lo anima. Infine vorremmo sapere quale sarà il ruolo del Terzo Settore nella gestione di tali servizi- continua Daniele-. Nel Libro Bianco, il ministro ha messo le mani avanti sostenendo che i principali ostacoli alla realizzazione del suo progetto sono il debito pubblico e la denatalità. Lo stesso ministro, però, è consapevole del fatto che una tavola dei valori e una visione culturale, senza un piano d’azione, rischia di assomigliare molto a una favola. Se dal governo non dovessero arrivare risposte adeguate alle nostre domande, non potremmo chiedere ai disabili italiani di piangersi addosso. Dello stesso avviso anche Pietro Barbieri, presidente di Fish. “Quando gli Stati ratificano la Convenzione Onu sui diritti dei disabili si impegnano in primo luogo a portare avanti iniziative concrete-ha aggiunto-. A questo si aggiunge il problema dei tagli e della riduzione del fondo per le politiche sociali del 70%.

Tra le iniziative previste dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti umani delle persone con disabilità anche la costituzione di un osservatorio: uno strumento per il Fid fondamentale per formulare un piano d’azione condiviso. Ciò significa aumentare la spesa sociale adeguandola ai livelli europei, attuare la riforma sul federalismo fiscale per eliminare gli squilibri esistenti tra Nord e Sud, rivedere l’entità delle risorse destinate alle leggi 383/2000 e 438/1998 e ripristinare il collocamento obbligatorio”. “Finalmente i disabili italiani, che per anni sono stati “l’un contro l’altro armati” costituendo quella che l’European disability forum, definiva l’anomalia italiana, siedono allo stesso tavolo e organizzano un evento che getterà dei semi importanti per la cultura della disabilità- ha detto-. È ancora poco ma è abbastanza per l’inizio di un percorso che dovrà vederci sempre più uniti e quindi più forti nei confronti delle istituzioni nazionali e internazionali.”

FONTE:

SuperAbile.it

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