Il progetto, curato dalla Professoressa Lucia Sarti dell’Università di Siena, ha come obiettivo l’abbattimento delle barriere architettoniche, sensoriali ed emotive.
Fino al 31 luglio sarà questo l’imperativo di una mostra allestita a Siena al museo archeologico di Santa Maria della Scala-Palazzo Squarcialupi.
Per raggiungerlo i visitatori, bendati, verranno guidati lungo un percorso che potranno esplorare solo usando il tatto, l’olfatto e l’udito.
Saranno esposti oggetti in metallo, in ceramica, in selce, oggetti lavorati tipo utensili e punte di freccia, crani e altre parti di animali.
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