Idea, le etichette da poter mettere sui capi d’abbigliamento per ciechi

 

Si tratta di un’evoluzione delle indicazioni riportate in braille sulle confezioni dei prodotti alimentari. Damiano Zarantonello premiato per aver ideato un sistema con il quale i non vedenti possono capire le informazioni sugli abiti.

Oggi anche per le persone non vedenti, sarà semplice lavare, asciugare, piegare ed stirare. Il signor Damiano Zarantonello di 58 anni ha inventato una etichetta in rilievo, che permette a i ciechi  di essere autosufficienti.

Cartellini in rilievo, con il metodo braille, permetteranno a ciechi di stirare senza l’aiuto di nessuno: i vari disegni che al tatto per i non vedenti, si decifrano in grado di calore per non danneggiare i tessuti. La genialità di Zarantonello che ha riscosso l’approvazione di “Miglior progetto 2010”, vincendo il marchio “Start Design for all”, patrocinato dalla Regione, dalla Comunità europea e dall’associazione artigiana regionale.

Tramite linee, cerchi e puntini in rialzo, i non vedenti e ipovedenti possono individuare le specifiche tecniche di un vestito senza, per esempio, rovinarlo con il ferro da stiro o di commettere uno sbaglio nel lavarlo candeggio. Il piano era sorto come etichette comprensibili al tatto, ad alto contrasto cromatico per agevolare gli ipovedenti, da attaccare alle scatole della pasta, ai barattoli di sale, di zucchero e detersivo. Poi si è andato oltre ed si è arrivati lo svolgimento fino ai capi di vestiario.

«Ora sembra tutto scontato termina Zarantonello – ma non è stato semplice trovare una chiave condivisibile da tutti. I suggerimenti mi sono arrivati anche da mia moglie Paola e dai miei figli Nicola e Stefano, cresciuti a etichette e bottoni. È nata una linea non solo per persone svantaggiate, ma accessibile a tutti: da qui la dicitura “for all”».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *