L’organizzazione Mondiale della Sanità pubblica la classifica della disabilità e della salute.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblica la Classificazione del Funzionamento, della disabilità e della salute da applicare a bambini e adolescenti (ICF-CY).
Si tratta della prima classificazione derivata direttamente dall’ICF, classificazione approvata dall’OMS nel maggio 2001.
Nel mondo, sia nei paesi più progrediti che in quelli in via di sviluppo, i diritti dei bambini e soprattutto dei bambini con disabilità possono essere – e spesso sono – calpestati in vari modi: mancanza di cure, abbandono, sfruttamento, discriminazione e mancato accesso ai servizi e all’assistenza.
L’ICF-CY fornisce un linguaggio comune per la definizione dei bisogni dei bambini e delle barriere ambientali che essi incontrano, consentendo di evidenziare il loro diritto a ricevere protezione, accesso alle cure, istruzione e servizi.
Sino ad oggi ogni Nazione applicava parametri diversi anche per classificare le stesse disabilità, offrendo così risposte e soluzioni non omogenee.
L’ICF-CY può essere utilizzata, insieme alla Classificazione delle malattie ICD-10 e ad altre classificazioni diagnostiche, per chiarire gli aspetti funzionali di malattie croniche e disabilità in neonati, bambini e adolescenti.
A questo proposito, i risultati della sperimentazione sul campo e le applicazioni della ricerca su ICF e bambini con disabilità, hanno evidenziato la capacità di questa classificazione di cogliere i molteplici aspetti della crescita e dello sviluppo dei bambini nelle varie età, nelle più diverse condizioni di salute e nei Paesi più diversi.

L’équipe e il progetto di ricerca
Lo sviluppo dell’ICF-CY è avvenuto nell’arco di 5 anni di ricerche ed è stato organizzato e coordinato da un gruppo di lavoro dell’OMS composto da Rune J. Simeonsson, Matilde Leonardi (Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta, Milano), Eva Bjork Akesson, Huib Ten Napel, Judith Hollenweger, Don Lollar e Andrea Martinuzzi (IRCCS “E. Medea” – La Nostra Famiglia, Polo Veneto), in collaborazione con professionisti, genitori, funzionari governativi e ONG di 18 Paesi in tutti i continenti (Australia, Brasile, Cina, Egitto, Germania, Italia, Giappone, Kuwait, Macedonia, Messico, Russia, Sudan, Sud Africa, Svizzera, Svezia, Tailandia, USA e Zambia).

E’ rivoluzionario che Paesi con situazioni così diverse siano riuscite a trovare un accordo che mette il bambino con disabilità al centro di una riflessione complessa.

Il risultato straordinario raggiunto è quindi frutto di un lungo lavoro di ricerca e coordinamento ed è stato finanziato dal National Center on Birth Defects and Developmental Disabilities (Centro Nazionale per i Difetti della Nascita e le Anomalie dello Sviluppo) del Centers for Disease Control and Prevention (CDC, Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie), USA.

Le prospettive future
“Vi è grande interesse in campo internazionale nei confronti delle prospettive offerte dall’ICF-CY – afferma Matilde Leonardi, neurologo responsabile del Gruppo di ricerca HEADNET della Direzione Scientifica del Besta – particolarmente significativo è il potenziale insito nel suo impiego in settori, sistemi e servizi che riguardano le politiche e che fino ad ora non disponevano di un adeguato strumento di classificazione”.
“Siamo molto soddisfatti – continua Andrea Martinuzzi, primario dell’IRCCS Medea – il welfare, il sistema legale, la salute pubblica e la pubblica istruzione, che forniscono servizi e assistenza ai bambini, disporranno per la prima volta di un sistema di classificazione direttamente applicabile ai loro ambiti di lavoro, capace di offrire una terminologia standard condivisibile in contesti e discipline diversi”.
Infatti, l’ICF-CY potrà promuovere la salute, lo sviluppo e il benessere dei bambini e degli adolescenti attraverso pratiche, politiche e ricerche che si avvarranno di una struttura concettuale ed un linguaggio comuni e condivisi.

La presentazione di ICF-CY avverrà a Venezia il 25 e 26 ottobre 2007 durante una Conferenza mondiale di lancio dello strumento OMS, che vede l’Italia – con il supporto della Regione Veneto – promotrice di un approccio nuovo in cui si possa progettare per il bambino un ambiente senza barriere e in cui i suoi diritti siano rispettati.

Per informazioni:

IRCCS “E. Medea” – Associazione La Nostra Famiglia
Cristina Trombetti
Tel/fax 031 877 384 – cell. 3392160292
E-mail UFSTAMPA@BP.LNF.IT

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta
Enrica Alessi
Tel 349 0795766 – 335 8023380
E-mail:ENRICAALESSI@ALICE.IT


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