Per tutta la vita l’hanno chiamato handicappato, emarginato, cerebroleso, spastico, diversamente abile poi ultimamente anche maestro, professore, educatore ma dottore no, proprio non se l’aspettava Claudio che a cinquant’anni suonati l’Università di Bologna decidesse di conferirgli il massimo suggello: quell’alloro che per uno come lui, che non parla e indica le lettere con lo sguardo su un alfabetiere trasparente, sembrava come una meta irraggiungibile.
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Grosseto: La storia di Claudio Lipparini Disabile costretto quotidianamente a lottare con le barriere architettoniche
Marciapiedi come percorsi a ostacoli e rotonde come giardini. È l’amara riflessione di Claudio Lipparini, geometra costretto su una sedia a rotelle e alle prese, ogni giorno, con i marciapiedi della città. Che, percorsi in lungo e in largo, non sembrano proprio a dimensione di chi non può praticarli sulle proprie gambe.