L’anno scorso, il primo febbraio, le famiglie dei disabili gravi e gravissimi debuttavano sulla scena mediatica con la loro Prima Giornata Nazionale.
All’incontro parteciparono i ministri Bindi, Damiano, Ferrero e Pollastrini. Durante quella giornata è stato presentato il progetto di legge per l’equiparazione del lavoro di cura nei confronti dei disabili gravi e gravissimi ai lavori usuranti, a firma di Kati Bellillo (Camera) e Giuseppe Di Lello (Senato).
La pdl 1902 era stata depositata alla Camera l’8 novembre 2006 e alla data della manifestazione non era ancora stato assegnato.
A giugno le stesse famiglie avevano fatto un sit-in in Piazza Montecitorio: i genitori con le carrozzine dei loro figli, che sono rimasti invece a casa.
Poi una lettera aperta ai parlamentari e ai giornalisti, per denunciare il disinteresse della stampa e invitarli ad andare nelle case di queste famiglie, per osservare da vicino la vita che conducono. «Hanno risposto 2 parlamentari su 943», dice con amarezza Simona Bellini, portavoce del Coordinamento. «Abbiamo lasciato stare, cosa potevano cambiare due parlamentari su 943?».
A luglio il ministro Ferrero, in piena bufera sullo scalone Maroni, disse al question time: «le materie previdenziali non rientrano nella competenza del Ministero della solidarietà sociale, ma in quella del Ministero del lavoro.
Condividendo, comunque, la proposta – come già ho avuto modo di affermare».
In realtà il ministro Turco, la promessa di affrontare di petto il problema la fece già nel 1999: ed è per qeusto che Simona Bellillo è un po’ sconfortata: «Sono 13 anni che lottiamo, i risultati che abbiamo ottenuto sono davvero pochini.
La disabilità grave e gravissima non se la fila nessuno».
E allora quest’anno, per la Seconda Giornata Nazionale, il Coordinamento ha deciso di fare una manifestazione più plateale: al motto di “Non siamo una discarica sociale” scenderà in piazza a Roma, da piazza della Repubblica a piazza Venezia, passando per i Fori Imperiali: addosso sacchi neri dell’immondizia.
Una delegazione poi si staccherà e chiederà di essere ricevuta in Parlamento. «Per questo abbiamo cambiato data: il corteo sarà giovedì 31 gennaio.
Il 1 febbraio quest’anno cade in venerdì, se sappiamo tutti che i parlamentari il venerdì sono già tutti a casa». Domani partirà una lettera per invitare tutti i parlamentari a sfilare in corteo. «Speriamo di trovare ascolto».
FONTE:
Vita.it
Incredibile! Dal 1999?
VERGOGNA POLITICI ITALIANI!
Siamo con voi Una famiglia di roma
Sono Simona del Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili Gravi e Gravissimi. Per ricordare ai nostri signori parlamentari (certo molto presi ad occuparsi del governo, caduto per beghe del tutto personali!) che noi esistiamo e che NON INTENDIAMO MOLLARE, per giovedi’ 31 gennaio 2008 abbiamo organizzato un corteo a Roma.
Dopo le mille dichiarazioni di intenti siamo stufi e soprattutto stiamo per esplodere! Partecipiamo numerosi, governo di ora o quello che seguirà, dovranno occuparsi di noi che aspettiamo da oltre 13 anni. Questo è un motivo per far cadere un governo!
Nel 1999 Livia Turco affermava: “Chi si fa carico per tutta la vita di una persona che chiede cure 24 ore su 24 e che deve per forza lavorare, deve vedere riconosciuto in qualche modo questo alto, straordinario lavoro che fa. Credo che sia una questione non più rinviabile.”
Ebbene cosa è stato fatto? Niente!
Non è ora che ci facciamo sentire???
Partecipiamo numerosi alla manifestazione di giovedi’ prossimo, noi non siamo invisibili e soprattutto non siamo una discarica sociale
Un forte abbraccio
Simona (tel. 333 9294288)
Scaricate il materiale al seguente link: e venite a Roma. Facciamoci vedere!