La triste storia di Roberto Diiorio: un disabile che cerca casa

Mi chiamo Roberto Diiorio, sono nato 44 anni fa a Orbetello (GR), fino a qualche anno addietro ero una persona “normale”, vivevo una vita fatta di tanto sport, amici, lavoro, amore, insomma niente di speciale, ma ero sereno, la mia serenità era dovuta dalla gioia di “vivere”.
Naturalmente ciò non significa che non ero soggetto a problemi e angosce di tutti gli esseri umani, ma li affrontavo, avevo la forza fisica e mentale di affrontarli. Poi tutto è cambiato, non saprei neppure io dire come e quando,tutto è stato un lento e progressivo declino, come le dicevo, la mia vita era basata sullo sport, praticavo ed insegnavo Fitness che non è solo uno sport,ma soprattutto uno stile di vita.
Il tutto cominciò con una terribile stanchezza e tanti dolori in tutti i muscoli, all’inizio pensai ad un sovrallenamento, presi un periodo di riposo, ma le cose peggioravano di giorno in giorno. Dovetti mollare definitivamente lo sport, la mia vita cambiò totalmente,da super attivo instancabile e impegnatissimo, le mie giornate cominciarono a diventare lunghe, anzi interminabili, le nottate peggio ancora. Il tempo passava ed io, non mi riconoscevo piu’, messo cieco, dolorante, i miei movimenti lenti e affaticati, non potevo, continuare così, ingerii diverse compresse, il mio
desiderio era quello di addormentarmi sereno e non risvegliarmi piu’. Ma non fu così, purtroppo mi aiutarono a risvegliarmi, ma sinceramente, non mi hanno fatto per niente un piacere, chissà che un giorno non riesca ad ottenere quello che desidero. Le voglio raccontare una mia giornata ,una delle tante, la notte nonostante i sonniferi, la passo insonne tra terribili dolori alla testa ai muscoli e alle articolazioni, la mattina ho bisogno di essere aiutato a vestirmi ,perché il mio corpo per svariate ore è rigido come un palo di ferro.
Dopo tutto ciò, già mi sento stanco come se avessi zappato la
terra, guardo un po’ la televisione, ma la mia concentrazione è minima, se guardo un film, a metà, mi dimentico l’inizio, poi dato che vedo da un solo occhio, mi comincia a lacrimare e così devo spegnere e riposarmi. Se decido di leggere un libro, è lo stesso, in piu’ mi stanco con la schiena e non ho la forza di girare le pagine.
I dolori mi affliggono notte e giorno, a volte all’improvviso svengo e mi faccio pure male, sento poco, dato che un orecchio è spento, la diarrea mi costringe a tempi lunghi in bagno, lo stesso è per urinare dato che faccio l’autocateterismo.
A volte mi affaccio al balcone, vedo le persone camminare, comunicare, insomma vivere e mi prende la malinconia, la mia vita è tra le mura domestiche, oppure in qualche studio medico o in ospedale per visite o esami.
Non posso lavorare, gli amici, o almeno quelli che credevo
amici, sono spariti un po’ alla volta, la donna che amavo e credevo mi ricambiasse è svanita nel nulla, se non fosse per mia dolce zia che sopporta il mio caratteraccio, sarei solo.

Insomma questa è la mia vita !!!!! sono un disabile al 100%, sono affetto da due patologie poco conosciute e soprattutto non riconosciute dalla Commissione del Ministero della Salute, Sindrome da affaticamento cronico e Sindrome fibromialgica. Sono affetto anche da Spondilite anchilosante, colonna vertebrale compromessa da svariate ernie discali, protrusioni e cisti di Tarlov, ho svariate e serie problematiche cardiache, soffro di un’asma moderata e persistente, rimodellamento artrosico delle superfici articolari di entrambe le coxofemorali, uncoartrite diffusa.
Come se tutto ciò non fosse ampiamente sufficiente ho subito un episodio Ischemico cerebrale, il quale mi ha causato svariati danni, cecità totale all’occhio sinistro, sordità totale all’orecchio sinistro, vescica neurologica con uso di autocateterismo, dissenteria cronica, deambulazione compromessa, obbligatorio l’uso di doppio appoggio.
Naturalmente tutto ciò ha trasformato radicalmente la mia vita, per non dire distrutta, tanto da portarmi in un grave stato di Depressione Maggiore con Autolesionismo.
La mia famiglia è composta da me e da una zia paterna che io adoro a tal punto da chiamare mamma, questa mia zia, è una donna anziana e piena di acciacchi (75anni), ma assieme
ci aiutiamo e ci facciamo compagnia a vicenda.
La nostra situazione economica, non è delle migliori, infatti le nostre entrate sono le seguenti, mia zia percepisce la pensione di reversibilità del defunto marito circa 540 euro al mese, io percepisco la pensione Inps di invalidità 436 euro mensili, per un totale di 976 euro mensili.
Fino al gennaio 2006 vivevamo in una catapecchia, poi questa è stata resa inagibile perche’ oltre a pioverci all’interno, cadevano pezzi di intonaco,quindi il Sindaco di Caiazzo, Geom.Stefano Giaquinto, pensò bene di sfrattarci e di sbatterci in strada senza alcuna alternativa !!! Fu solo grazie al Vescovo Mons.Pietro Farina,che non finimmo alla ghiaccio. Infatti in Vescovo ci affitto un appartamento e dal gennaio 2007 sta pagando lui l’affitto, pari a 320 euro mensili.
Purtroppo qui a Caiazzo, gli affitti si aggirano dai 300 ai
500 euro mensili, poi ci sono le bollette, le bombole del gas, ecc, ecc, ed in fine ho un debito di 3500 euro con una finanziaria che pago mensilmente con 111 euro.
Se ci affittiamo a nostre spese un appartamento, non possiamo piu’ mangiare!!! Il Sindaco di Caiazzo, Geom.Stefano Giaquinto, ci ha offerto un appartamento del Comune, ma è sito in cima ad uno scalone!!!! Impensabile da dare ad un DISABILE !!!! a meno che io non impari a VOLARE !!
Il Vescovo non può pagare in eterno questo affitto, io disabile e mia zia anziana, viviamo con la spada di Damocle sulla testa di finire in strada da un momento all’altro!!! Io non
intendo incolpare nessuno del mio stato di salute, del mio stato economico, delle mie incapacità motorie, ma NEPPURE E’ GIUSTO CHE DUE PERSONE DEBOLI E SOFFERENTI FINISCANO IN STRADA!!!

SE AVETE DELLE RISPOSTE PER ROBERTO, CONTATTATE OLTRELEBARRIERE.NET

5 pensieri su “La triste storia di Roberto Diiorio: un disabile che cerca casa

  1. Io posso aiutarti il mio numero è 338-1857656 Antonio FASCIANO
    Responsabile AIH Regione Molise

  2. Ciao Roberto, io non ti posso aiutare, ma dare solo la mia solidarietà. anch’io ho un po di problemi di salute ma bisogna andare avanti. Cerca di avere tanta fede vedrai che sucederà qualcosa di bello prima o poi . Un abbraccio dalla Sardegna

  3. ciao Roberto, mi dispiace che tu stia in questa situazione precaria per l’alloggio. Mi chiedevo dove cerchi la casa a Caiazzo o va bene pure altrove? Devi sapere che non è assenza di solidarietà la mancanza di messaggi. Certamente molti hanno letto la tua lettera e vorrebbero aiutarti, ma non è una cosa facile.
    scrivimi, vedrò se posso fare qualcosa per aiutarti.

  4. Su un altro sito hai scritto che vivi con tua madre, qua con tua zia… secondo me fingi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *