La Presidente dell’Associazione Ragazzi Speciali Sara Rapini: ‘Tanto entusiasmo e massima professionalità per lo studio delle materie dalla pasta ai dolci. I ragazzi già contattati per allestire buffet e preparare cene’
Stanno diventando futuri pizzaioli e pasticceri, intrecciando importanti relazioni sociali e lavorative e centrando lo scopo del progetto.
Molto più di un corso di formazione professionale infatti, l’iniziativa ‘Mani in pasta’ organizzata da Confartigianato Imprese Arezzo, che vede la Provincia come sponsor principale, ha soprattutto lo scopo di favorire l’integrazione delle persone diversamente abili. Così, accogliendo una proposta dell’associazione ‘Ragazzi speciali’, l’Associazione di via Tiziano ha deciso di mettere le mani in pasta nel vero senso della parola condividendo con gli altri le proprie conoscenze per aiutare a far crescere un gruppo di 13 ragazzi diversamente abili.
E il corso di formazione professionale, partito ufficialmente lo scorso gennaio, quando tutti e 13 gli allievi diversamente abili provenienti dalle varie residenze protette della Provincia di Arezzo, hanno preso parte alle prime delle 85 ore di lezione previste dal corso, sta andando a gonfie vele.
‘I ragazzi che partecipano al corso ‘Mani in pasta’ sono già stati contattati per lavorare e preparare buffet durante alcuni eventi – dice Sara Rapini Presidente dell’Associazione Ragazzi Speciali nata nel 2005 per sostenere ragazzi diversamente abili e le loro famiglie aiutandoli ad integrarsi – Abbiamo quindi raggiunto un primo traguardo: ottenere dai ragazzi la concentrazione tipica del lavoro e prepararli al mestiere in maniera concreta.
I prossimi obiettivi? Sicuramente quelli di dare continuità negli anni a questo tipo di progetto’.
‘Lo scopo è prima di tutto quello di formare alla professionalità e all’abilità – spiega il Responsabile della Formazione di Confartigianato Imprese Arezzo Mauro Cornioli – D’altra parte a mettersi in gioco in questo progetto sono grandi professionisti del settore che si sono calati nei panni dei docenti cercando di trasmettere ai ragazzi l’amore per il lavoro ed una vera e propria qualifica professionale’.
Gli obiettivi del corso? Stimolare le capacità relazionali e di autonomia dei partecipanti e fornire conoscenze e competenze specifiche sulla ristorazione al fine di consentire l’inserimento in attività quali pizzerie, ristoranti o pasticcerie.
Le lezioni si dividono in una fase di orientamento, una iniziale propedeutica e su moduli specialistici. Tanti, anzi tantissimi gli argomenti tema di lezione.
Gli alunni vengono messi in grado di scegliere gli ingredienti e i rispettivi dosaggi, preparare gli impasti di base sia dolci che salati, cuocere gli alimenti e decorare aperitivi e dolci.
‘I 13 ragazzi diversamente abili della nostra Associazione seguono con entusiasmo e massima serietà le ore formative che hanno lo scopo di predisporli al contatto umano, ma anche alla vita sociale e alle relazioni di lavoro – continua Sara Rapini – Per loro il gioco si unisce alla possibilità di imparare un mestiere e sviluppare competenze che alla fine del corso li metteranno in condizione di lavorare in gruppo e di rispettare i tempi e i metodi di lavoro degli altri, riuscendo a svolgere i compiti assegnati in autonomia’.
E prima della prova finale prevista dal corso, i partecipanti dovranno dimostrare di saper utilizzare correttamente gli utensili da cucina, saranno insegnate loro le basilari modalità di conservazione degli alimenti e a preparare e cuocere dolci, biscotti, pizze, schiacciate.
Conoscere ed elaborare farciture, condimenti, decorazioni e salse per gli elaborati. Saper preparare vari tipi di pietanze e saperle abbinare tra loro.
Conoscere i tempi e i modi di cottura dei diversi alimenti. Saper collaborare e svolgere un lavoro di squadra all’interno di un’attività di cucina. ‘I ragazzi hanno ricevuto molti stimoli e sono riusciti a sorprendere gli stessi docenti assimilando bene nozioni e tecniche – spiega Filippo Carmignani Tutor del corso e Consigliere dell’Associazione Ragazzi Speciali – Stanno imparando a fare la pasta alimentare, a conoscere le tecniche di pasticceria, di pizzeria e cucina.
Ringrazio per questo tutti gli imprenditori che si sono cimentati in questo progetto con passione ed entusiasmo considerandolo un banco di prova ma certi di ottenere risultati positivi perché il rapporto umano è la forza delle piccole imprese’.
E un primo assaggio delle loro capacità culinarie i ragazzi del corso ‘Mani in pasta’ lo hanno dato in occasione della Fabbrica di Cioccolato durante il primo weekend di marzo, quando hanno aiutato i Cioccolatieri di Confartigianato Imprese Arezzo a preparare dolci e prelibatezze al cacao in un laboratorio artigiano allestito in Piazza San Jacopo.
I partecipanti sono supportati da imprenditori esperti come Fabrizio Piervenanzi, gelataio, Francesco Conti, pasticcere, e Danilo Pagano, pizzaiolo.
Le attività didattiche vengono condotte dai docenti con modalità di gioco collettivo, impostando degli obiettivi raggiungibili solo lavorando insieme agli altri e stimolando così i ragazzi alla partecipazione e alla collaborazione.
Fonte:
ArezzoNotizie.it
bravissimi!
se non si danno gli strumenti ai diversamente abili per conoscere ed essere attivi nel lavoro, non si fa altro che ghettizzarli sui luoghi di lavoro,vedi pubblica amministrazione. chiedo a voi, che tipo di corso di formazione professionale potrebbero effettuare i diversabili del pubblico impiego?grazie, ciao a tutti