Oscar Pistorius potrà partecipare alle Olimpiadi

Oscar PistoriusIl Tribunale ha accolto l’istanza del velocista sudafricano (che corre con protesi in fibra di carbonio al posto della gambe), contro l’esclusione dalle gare per normodotati, decisa dal Consiglio della Federatletica mondiale il 14 gennaio, in base ai test fatti all’Istituto di biomeccanica e ortopedia di Colonia. “Ora posso rincorrere il mio sogno di partecipare alle Olimpiadi. E se non saranno quelle di Pechino saranno quelle di Londra 2012” commenta il velocista, felice per la battaglia vinta.

Il Tribunale “ha deciso che al momento non esistono elementi scientifici sufficienti per dimostrare che Pistorius tragga vantaggio dall’uso delle protesi”. La Iaaf, invece, aveva stabilito che le protesi del velocista davano “un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usa le protesi”. Opposto il parere del collegio giudicante che ritiene che la Iaaf non abbia prodotto “prove sufficienti” relative a “vantaggi metabolici” e a “effetti biomeccanici” derivanti dall’uso delle protesi.

Davanti allo stop della Iaaf, che adesso dice che il velocista “sarà il benvenuto dovunque decida di competere la prossima estate”, Pistorius, però, non si era arreso. Aveva ottenuto una prima vittoria con l’invito al Golden Gala di Roma nel 2007 (ci sarà anche quest’anno) e aveva continuato a perorare la sua causa. “Queste protesi – rispondeva Pistorius intervistato da Repubblica Tv – sono usate dal 1997, dunque da molto tempo. Io le uso dal 2004. Dunque, sono strumenti che lo sport per disabili ha già accettato. E non si sono evolute tecnologicamente. I miglioramenti nei tempi che sono riuscito ad ottenere sono il risultato di impegno, sacrifici, allenamenti, metodo e diete”.

La decisione di Losanna riapre i giochi. Attualmente Pistorius detiene il record del mondo per amputati su tutte e tre le distanze su cui corre: 10.91 sui 100, 21.58 sui 200 e 46.56 sui 400. A questo punto, per partecipare ai 400, Pistorius dovrà ottenere il tempo minimo per partecipare alle Olimpiadi abbattendo la barriera dei 45′ e 55”. Al momento, c’è già un quattrocentista sudafricano che ha ottenuto quel pass, Sishi Sisubiso (45″84 ottenuto lo scorso aprile ad Addis Abeba). Così Pistorius ò dovrà correre più veloce del connazionale Sishi o scendere comunque sotto i 45″55. Abbassando di un secondo il suo limite. Per scendere in pista nella staffetta, invece, basta la semplice convocazione.

“Oggi è uno dei giorni più belli della mia vita – chiude Pistorius – Ci sono state, negli ultimi mesi, moltissime speculazioni e credo che oggi sia stato raggiunto un risultato importante”. Ha sofferto il velocista in questi anni. E oggi bolla saluta una sentenza che “zittisce le folli teorie sul fatto che gareggio con un vantaggio sleale”.

FONTE:
Repubblica.it

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