Il calvario di un atleta disabile tra le barriere architettoniche

TORINO – Colpito dalla sclerosi multipla, è costretto a vivere da oltre due anni su una sedia a rotelle. Ma Enrico Paggi, 32 anni, oltre che contro la malattia deve combattere anche con le barriere architettoniche che gli impediscono di girare liberamente per Santa Rita.
E La vergogna più grande – come l’ha chiamata lui – si trova proprio in piazza Santa Rita, dove non esiste nemmeno un parcheggio per disabili. Inoltre Enrico non può neppure salire su due delle tre aree verdi presenti nella piazza, visto che non sono dotate di uno scivolo per i diversamente abili.
Tutto questo nonostante piazza Santa Rita sia stata ristrutturata solo da pochi anni.

«Fino a due anni fa ero sanissimo e giravo tranquillamente nel quartiere, senza far caso alla presenza di barriere architettoniche racconta -. Ma dopo la malattia mi sono reso conto che a Santa Rita molte aree non sono accessibili ai diversamente abili. È vergognoso che non possa vivere la piazza, vero fulcro del quartiere, come tutte le altre persone».

Enrico è una persona sportiva, milita infatti nell’Hb Torino di basket in carrozzina (serie B), ma riesce a frequentare i suoi amici nella piazzetta solo grazie all’aiuto dei volontari del comitato di quartiere. «In tutta la piazza non esiste un solo parcheggio riservato a disabili, se non quelli nominali – spiega -. In più per superare il gradino molto alto che mi separa dall’area verde ho bisogno dell’aiuto di qualcuno. Fortunatamente i volontari del comitato di zona mi stanno dando una grossa mano, ma penso a quanti non hanno la mia fortuna. Nel quartiere ci sono più bidoni dell’Amiat che posti riservati ai disabili. Siamo forse considerati meno importanti dei rifiuti? Per non parlare di tutti quei negozi che a Santa Rita non hanno uno scivolo all’ingresso, come previsto dalla legge».

Enrico Tuninetti, presidente del comitato di quartiere, aiuta spesso i disabili come Enrico a girare per il quartiere. «Ma servono interventi urgenti: più scivoli, più posti auto riservati ai disabili e tutte le barriere architettoniche devono essere abbattute al più presto».

FONTE
CronacaQui.it

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