Lucca: Ristorante gestito dai ragazzi disabili

E’ servito l’impegno dell’Anffas di Lucca e servirà quello dei ragazzi disabili che lo gestiranno a rilanciare un locale storico del centro città. Nome scaramantico, futuro — ci auguriamo — roseo. Il nuovo ristorante, che sarà inaugurato probabilmente entro la fine di settembre, avrà un’ottantina di coperti, presenterà dei piatti della tradizione gastronomica lucchese (oltre alla pizza cotta nel forno a legna) e proporrà menù dai prezzi competitivi sia a pranzo che a cena. L’iniziativa, ideata appunto dall’Anffas timonata da Vania Nottoli, è stata resa possibile grazie alla collaborazione con la Provincia di Lucca, la Caritas e l’ufficio pastorale della Diocesi e al contributo delle Fondazioni Cassa di Risparmio e Banca del Monte.
Uno dei tanti progetti di inserimento lavorativo per disabili che l’associazione porta avanti da ben 42 anni. Quelli che dividono l’oggi dalla data della fondazione della sede lucchese. «Nei sette comuni della Piana di Lucca di cui ci occupiamo  racconta la vice presidente Nina Maria Chierici  vi sono qualcosa come duecento ragazzi con handicap fisici e mentali. L’Anffas ha un team di persone che lavorano affinché questi giovani, e anche meno giovani, possano inserirsi con dignità nel contesto sociale. Vi sono diversi progetti che coinvolgono lavoratori e volontari che si dedicano a questo unico scopo. Per quanto concerne la scuola di cui mi occupo personalmente  riprende la Chierici  vi sono circa 60 impiegati part-time, per i progetti-lavoro coordinati da Ilaria Fabbri ci sono una ventina di operatori, mentre nella Casa Famiglia ‘L’Aquilone’ di San Leonardo in Treponzio l’assistenza è garantita da 10 persone. Fino a oggi, tra l’altro, sono stati 220 gli obiettori impiegati provenienti da ogni regione d’Italia.
Sul fronte dell’inserimento lavorativo, oltre al progetto del nuovo ristorante nel centro storico, sono attivi al momento «Cose e persone», che prevede programmi concernenti il settore artigianale e i servizi di pulizie, e «Carraia, Fiori e Ambiente», con chiaro riferimento al comparto della floricoltura. Abbiamo qui due serre dove i nostri giovani compiono attività di laboratorio e dove sono le specie coltivate con metodi rigorosamente biologici.

FONTE
LaNazione.ilsole24ore.com