Luca, Corinne e Chiara, sono i tre ragazzi con la Sindrome di Down protagonisti del progetto “L’alta Montagna per tutti” la cui prima tappa si è svolta mercoledì 10 settembre e il cui obiettivo è quello di valorizzare il ruolo formativo ed educativo dell’esperienza in alta montagna per i portatori d’handicap mentale. Curato da Fondazione Montagna Sicura, dall’Ambulatorio USL di Medicina di montagna e dall’Associazione Sport per Tutti Aspert, con il patrocinio del Comune di Courmayeur, il progetto si sviluppa su diverse iniziative. I tre ragazzi coinvolti, dopo aver sostenuto una visita medica specialistica presso l’Ambulatorio di Medicina di montagna, diretto dal dott. L’iniziativa ha permesso ai tre ragazzi un “tête-à-tête” con il Monte Bianco e di intravedere all’orizzonte i “quattromila” d’Europa.
Carlo Vettorato, accompagnato dall’infermiera Maria Laura Bornaz. “L’esperienza – si legge in una nota – è servita a raccogliere dati e a fornire indicazioni importanti e confortanti, che serviranno per costruire nuove azioni rivolte al mondo della disabilità“. Tra queste quella, attualmente in cantiere, della creazione di un club d’escalade a Courmayeur, rivolto ai disabili mentali, ispirato all’esperienza transalpina di Chamonix e realizzata dall’Associazione En Passant par la montagne.
FONTE
AostaSera.it