Vittorio Podestà, vincitore della medaglia d’argento alle paralimpiadi di Pechino nella gara a cronometro di handbike, sarà in fiera, sabato 11 ottobre (Sala conferenze centro servizi, ore 11.00) per raccontare la sua esperienza olimpica.
Nel 2002 Podestà è stato vittima di un incidente stradale che gli ha causato la rottura delle vertebre dorsali con lesione del midollo spinale costringendolo così sulla sedia a rotelle, ma Vittorio non si è dato per vinto: “La mia vita ha avuto una svolta alla quale nessuno è preparato: ho reagito, convinto che le mie risorse interiori mi avrebbero aiutato. Avevo sempre considerato lo sport il modo migliore per rimanere in buona salute e fonte di benessere interiore ma ho capito presto che, per una persona disabile, questo concetto acquisti ancora maggiore importanza. Nel 2003 ho provato l’handbike di un amico ed è stato amore a prima vista, ho iniziato ad allenarmi seriamente per poter partecipare a qualche gara”.
Da qui a vincere la medaglia d’argento a Pechino Vittorio Podestà, ingegnere di 35 anni, ne ha fatta davvero tanta di strada, e a Carrara racconterà le sue esperienze di sport e di vita che lo hanno portato ad un traguardo così prestigioso.
Questo grande risultato si va ad aggiungere al suo già ricco palmares:
dal 2004 ha disputato 87 gare: ha ottenuto 21 vittorie, 30 secondi posti e 13 volte sul gradino più basso del podio, Campione del Mondo a cronometro e a squadre 2007, campione italiano a cronometro 2005 e 2007, vincitore Milano City Marathon 2006, primo Placentia Marathon 2006, 2007 e secondo New Jork City marathon 2006
L’handbike (nella foto Vittorio Podestà alla guida del suo mezzo) si è recentemente affacciato nel panorama degli sport per disabili e fa parte del programma paralimpico come specialità del ciclismo. Ai Giochi di Atene 2004 era ancora specialità dimostrativa, ma il numero di praticanti e il movimento sono talmente in crescita che alle Paralimpiadi di Pechino è stata una delle discipline con il più alto numero di partecipanti con un livello tecnico altissimo.
Mediante delle manovelle al posto dei classici pedali, l’atleta muove uno speciale mezzo meccanico a tre ruote, con l’anteriore dotata di cambio di velocità come le biciclette da corsa, guidando in posizione semisdraiata, seduta o inginocchiata a seconda del tipo di disabilità.
Avere acquisito un testimonial così prestigioso è una grande occasione per promuovere l’uso dell’handbike, un mezzo che permette agli atleti disabili di allenarsi sulle strade urbane raggiungendo velocità paragonabili a quelle delle normali biciclette e di poter partecipare ad un nutrito calendario di gare nazionali e internazionali.
Per informazioni:
Nicola Codega
0585/787963
Carrarafiere
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