Dalla collaborazione tra Comunità Montana, la Cooperativa Sociale ‘Mosaico’ e i nuclei familiari dei soggetti coinvolti è scaturito il progetto ‘AmbientarSè’ che intende affrontare gradualmente il difficile problema dell’autonomia di ragazze e ragazzi diversamente abili e i traumi legati al distacco dalle famiglie e delle famiglie”.
La dichiarazione è dell’assessore alle Politiche Sociali, alla Persona e alla Famiglia, Massimo Del Moro, che in apertura di conferenza stampa ha subito chiarito a chi è diretto questo nuovo programma.
AmbientarSè è rivolto a 10 ragazze/i diversamente abili con una fascia di età che dai 15 arriva ai 25 anni, da portare a termine entro giugno 2006.
Obiettivo di fondo lo sviluppo di una serie d’interventi come le uscite/pernottate di tre giorni circa, organizzate in piccoli gruppi da cinque ragazzi da svolgere all’interno della ‘Casa del Parco’ di Castelletta.
Struttura accogliente ed attrezzata e pertanto scelta come sede ottimale anche per il contatto con l’ambiente, quindi potenzialmente adatta alla creazione di attività basate sullo sviluppo sensoriale, l’espressione e la gestione di sensazioni ed emozioni.
Definita la premessa, l’amministratore ha lasciato la parola agli altri intervenuti che hanno illustrato l’articolazione del piano di lavoro che ha in Maura Bartoccetti, dell’Ente montano, il fulcro organizzativo e della gestione, coadiuvata nella presentazione da Matteo Bucciarelli, della Cooperativa Mosaico.
Dopo la giornata di presentazione, gli operatori s’incontrano con i genitori dei ragazzi direttamente nella Casa del Parco dove si svolgeranno tutte le azioni programmate, approfondendo la conoscenza del posto, discutendo delle attività da svolgere e condividendo gli obiettivi principali, sviluppando anche momenti conviviali collettivi.
Sei le uscite previste in gruppi formati da 5 ragazze/i diversamente abili, da 2/3 operatori della cooperativa sociale ‘Mosaico’ e dall’educatore professionale della Comunità Montana.
Ogni uscita dura tre giorni e comprende due pernottamenti. Inoltre, verranno svolte attività rivolte allo sviluppo delle autonomie personali, ad esperienze dirette con l’ambiente del Parco, osservando e vivendo la vita che si svolge in un ambiente naturale”.
Oltre ai laboratori, sono previsti anche incontri con associazioni del territorio, come quella degli Scout di Fabriano e della Regione, e attività legate alla gestione del distacco dalla famiglia.
L’ultima giornata, infine, sarà un momento conviviale di festa condiviso da educatori, famiglie e ragazzi, per verificare il progetto concluso.
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