“Con la presente si chiede collaborazione alla S.V. per scongiurare l’ imminente e ingiustificata chiusura del Centro Diurno “Simona Carratù”, sito in viale Europa n. 2, Aversa (CE), decisa dai dirigenti dell’ASL CE/2. Tale centro attualmente accoglie 29 disabili gravi/gravissimi, e rappresenta l’unico punto di riferimento per le rispettive e disperate famiglie.
Il Presidente dell’Associazione di Volontariato Comunità Missioni da oltre 14 mesi dialoga con i dirigenti dell’ASL CE/2 per il rinnovo del Protocollo di Intesa, ricevendo promesse di collaborazione mai mantenute. Il rappresentante dei familiari dei disabili, il sig. Sarracino Raffaele, sollecitando l’intervento del Prefetto di Caserta, tramite il vice-Prefetto è venuto a conoscenza della reale intenzione dell’Asl CE/2 di chiudere il Centro Diurno, con la motivazione che i locali non sarebbero idonei.
In realtà il Centro Diurno esiste fin dal 2001 con autorizzazione del direttore generale Franco Rotelli e successivo Protocollo di Intesa, e fino ad oggi non è mai stata riscontrata anomalia o difformità nell’adeguatezza dei suddetti locali.
Si teme che il voler nascondere le reali intenzioni all’Associazione di Volontariato ed ai familiari, dimostri l’intenzione da parte dell’ASL CE/2 a non voler trovare alternative valide o, peggio, che la presunta non idoneità dei locali sia solo l’ennesimo pretesto per abbandonare al loro triste destino i 29 disabili gravi/gravissimi e le loro famiglie.
Inoltre si comunica che un disabile grave/gravissimo del Centro Diurno, già dal 18/05/05, per esplicita volontà dell’ASL CE/2, non potrà più partecipare alle attività del Centro Simona Carratù, tra le quali: laboratorio di informatica, laboratorio di didattica speciale, laboratorio artistico, laboratorio di giornalismo, laboratorio musicale… ma cosa più grave è che in questo modo il ragazzo sarà emarginato!!!!
La conferenza stampa che si terrà martedì 17 Maggio 2005, ore 18:30 presso il Centro Diurno “Simona Carratù”, sito in viale Europa n. 2, Aversa (CE) inerente la chiusura del Centro Diurno per disabili “Simona Carratù”.