La norma cerca di assicurare ai cittadini disabili, anche in condizioni di particolare gravità di natura sia fisica che mentale, la possibilità di rimanere il più a lungo possibile nel proprio contesto familiare e sociale, attraverso strategie di collaborazione tra il disabile stesso, la sua famiglia e la rete dei servizi e delle opportunità disponibili sul territorio, con modalità e sinergie da pattuirsi in sede di definizione del progetto individuale per il disabile, citato anche nella legge 328 del 2000.La nuova delibera prevede fondi destinati al disabile o alla famiglia, in aggiunta o in alternativa agli altri servizi sociali territoriali che il Comune eroga nei casi di necessità.
La norma prevede una prima fase sperimentale per il 2002 e 2003; per i casi ritenuti idonei dalla relativa commissione di valutazione, l’importo giornaliero del contributo può variare da 10,33 a 15,49 euro, dura inizialmente sei mesi (rinnovabili) e può essere annullato se non si rispetta quanto concordato nel progetto individuale di assistenza concordato. Le priorità individuate dalla norma sono verso: persone in età adulta (tra i 19 e i 64 anni) che necessitano di assistenza permanente, continuativa e globale nella sfera individuale ed in quella di relazione; persone con disabilità gravi o gravissime per le quali i servizi sociali del territorio non abbiano predisposto alcun progetto di assistenza individualizzato; i nuclei familiari in cui sono presenti più persone in situazione di handicap; persone disabili che vivono sole.
Per altre informazioni: Servizi Sociali del Comune (tel. 0535/29644) o Servizio Handicap (0535/29744), entrambi al Centro Servizi di via L. Smerieri.