E dopo? A casa!, una struttura a Baura per il futuro dei figli disabili.

Struttura residenziale per disabili a Baura, provincia di FerraraLa principale finalità della nuova struttura residenziale per disabili sorta a Baura, provincia di Ferrara, sarà quella di rispondere ad uno dei problemi più preoccupanti per i genitori di ragazzi con disabilità: assicurare un futuro sereno ai propri figli anche una volta rimasti soli.
Creata all’interno di uno stabile ristrutturato e messo a disposizione dall’Ipab “Centro assistenza Pro juventute”, la casa di accoglienza è inserita nel complesso della “Zanetta” ed è frutto di un progetto denominato “E dopo? A casa!”, di cui il Comitato ferrarese Area disabili si è fatto promotore con il sostegno di diversi soggetti del territorio. Accanto al Comune e alla Circoscrizione Nord Est, hanno infatti collaborato alla sua realizzazione l’azienda Usl di Ferrara, il Centro servizi alla persona e la cooperativa sociale Integrazione Lavoro, la quale si occuperà della gestione del centro.
Dotata di diversi posti letto, la struttura potrà offrire ospitalità sia in forma permanente, in caso di scomparsa dei genitori degli assistiti, sia in forma temporanea per periodi programmati o casi di emergenza.
Ad interessarsi della cura della casa sarà una famiglia che vivrà a stretto contatto con gli ospiti, mentre gli ampi spazi interni ed esterni saranno utilizzati per attività di laboratorio volte alla formazione e all’inserimento occupazionale dei ragazzi, con l’obiettivo di promuoverne l’autonomia sociale e lavorativa.
Il sostegno alla creazione di una sfera di indipendenza per le persone ospitate rappresenta infatti l’obiettivo prioritario del progetto, che si inserisce proprio all’interno dell’area Autonomia dei Piani di Zona.
A giudizio del sindaco Gaetano Sateriale, il modello familiare e comunitario che si è scelto di adottare aiuterà i ragazzi ad affrontare sfide importanti legate alla loro capacità di muoversi con sicurezza al di fuori del contesto abituale di vita.
Stringere nuove amicizie, imparare a svolgere attività quotidiane all’interno della casa, acquisire nuove abilità attraverso le attività di avviamento al lavoro saranno, come evidenzia il sindaco, le principali esperienze che i ragazzi si troveranno ad affrontare con il supporto degli operatori, nell’ottica di un accrescimento della loro autostima e delle loro capacità di integrazione sociale.
Un’ulteriore opportunità di socializzazione sarà offerta agli ospiti del centro, dalla collaborazione con i coinquilini della Zanetta, ossia la Pro loco e la Polisportiva Audace di Baura, che assieme agli altri soggetti coinvolti nel progetto costituiranno un comitato per la sistemazione e la gestione comune di alcuni immobili del complesso, tra cui il fienile, l’essiccatoio e il forno.
La ristrutturazione della casa e l’acquisto degli arredi sono stati invece finanziati in parte con fondi regionali e in parte con risorse del Comune e della cooperativa sociale Integrazione lavoro.

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