Con la conclusione dei due corsi di formazione per operatori di disabili audiolesi e videolesi, organizzati dall’Assessorato provinciale alle Politiche sociali, con il coinvolgimento istituzionale dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Brindisi (ex CSA) e dell’ASL BR, si sono poste le basi per garantire un reale diritto allo studio e un’effettiva integrazione sociale per quelle persone interessate da una disabilità sensoriale.
“Oggi è una giornata molto importante – ha dichiarato l’assessore provinciale alle Politiche sociali Ada Spina – in quanto, per la prima volta, la Provincia di Brindisi si è mossa nella direzione della creazione di servizi per queste due specifiche disabilità. Sulla base di questo percorso formativo che termina oggi, domani saranno selezionati dieci ragazzi che andranno a lavorare nelle scuole affiancando i diversamente abili nel loro percorso didattico e favorendo quindi la comunicazione con il resto della classe e con i docenti.
In questo modo possiamo dire di aver raggiunto un doppio risultato: quello di aver realizzato un servizio per i disabili e dato occupazione a una parte dei corsisti che hanno partecipato alla formazione”.
I corsi sono stati tenuti da un esperto tiflologo, Rossella Nigro, e da un esperto del linguaggio dei segni, Diego Lopez. L’ultima lezione del corso di formazione, tenutasi questa mattina nel Salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi, ha visto gli interventi di Antonio Recchia dell’Ufficio Scolastico Provinciale su “L’organizzazione scolastica”; di Maria Teresa Corrado della Struttura sovradistrettuale NIAT della ASL BR su “La relazione d’aiuto” e di Fernanda Prete, dirigente del settore Politiche sociali della Provincia di Brindisi sui percorsi, metodologie e obiettivi del progetto di integrazione scolastica provinciale per audiolesi e videolesi.
sono un assistente per l’integrazione scolastica per disabili.
Colgo l’occasione per congratularmi per l’interessante formazione svolta e per la grande opportunità concessa anche a noi di prender parte (anche se in forma integrale) agli incontri di formazione. Prendendo coscenza della grande responsabilità e della insufficente competenza in ambito delle conoscenze socio-sanitarie ,(malgrado le conoscenze e competenze effettuate in campo lavorativo oltre agli studi scolastici inerenti) personalmente ho aderito e frequtato il corso di formazione per OSS. A conclusione di questo importantissimo corso formativo, nel quale mi ha concesso di aquisire le metodologie e le tecniche sanitarie più avanzate nell’espletamento delle mansioni che di consietudine svolgiamo nel nostro lavoro( igiene della persona, mobilizzazioni per paraplegici o tetraplegici o infermi totali, conoscenze tecniche ed igiene alimentare nel supporto alberghiero, primo soccorso di b.l.s.d.), ora mi sento di essere davvero completa e preparata (sia per le conoscenze scentifiche aquisite, che tecniche e metodologiche)
nello svolgere il nostro lavoro.Suggerirei agli organi preposti di poter far prendere parte anche in forma integrata agli operatori interessati ad un piccolo corso di OSS in forma ridotta, nell’interesse dei nostri utenti, e soprattuto dei genitori che si fidano e li affidano a noi.
Queste persone non chiedono altro che Competenza e preparazione profesionale che in ambito “a volte scarseggia” a danno di tanti assistenti davvero competenti. Cordiali saluti. Quasi OSS