Uno studio coordinato dall’Alabama University a Birmingham ( USA ) ha valutato se il fumo passivo e attivo fossero in grado di sviluppare intolleranza al glucosio, clinicamente rilevante, o diabete.
Riguardo all’abitudine al fumo, 1386 soggetti erano fumatori, 621 erano stati fumatori, 1452 non avevano mai fumato ma esposti al fumo passivo, e 1113 non avevano mai fumato e non erano mai stati esposti a fumo passivo.
Nel corso del follow-up il 16.7% dei pazienti ha sviluppato intolleranza al glucosio.
L’incidenza di intolleranza al glucosio è risultata più alta tra i fumatori ( 21.8% ), seguita dai non fumatori ma esposti al fumo passivo ( 17.2% ) e da coloro che in passato avevano fumato ( 14.4% ).
Più bassa è stata la percentuale di coloro che non avevano mai fumato e non erano mai stati esposti al fumo passivo ( 11.5% ).
Dopo aggiustamento per fattori socio demografici, biologici e comportamentali, i fumatori correnti ( hazard ratio, HR = 1.65 ) e coloro che non avevano mai fumato ma con esposizione al fumo passivo ( HR = 1.35 ) hanno presentato un più alto rischio rispetto ai non fumatori senza esposizione al fumo passivo.
I dati dello studio hanno indicato che esiste un ruolo sia del fumo attivo che del fumo passivo nel sviluppare intolleranza al glucosio nei giovani adulti.
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