E’ malato di Alzheimer e del morbo di Parkinson, ed è costretto in carrozzina: pressoché intrasportabile. Ma la commissione medica deve visitarlo, per valutare se il suo handicap meriti i benefici previsti in base alla sua invalidità. Per questo motivo Guglielmo Moretti, 84 anni, deve sostenere tale visita in strada, sul Lungotevere, perché la sua carrozzina non entra nell’ascensore del Dipartimento di medicina legale, di Roma.
“Una situazione limite”, denuncia il figlio Sergio che deve periodicamente assistere il padre in questa odissea . “Mio padre è intrasportabile”, racconta al Messaggero. Oltre a tutte le difficoltà e le pene che quest’uomo deve suibire per la sua menomazione, sono le barriere architettoniche di chi dovrebbe facilitarne la vita a colpirlo ancora più duramente.
“Ho deciso di filmare tutto quanto con il telefonino – prosegue il figlio – e l’ho consegnato, con tanto di ricevuta, agli Uffici della Direzione generale Asl RmE, in modo che tutti sappiano che mio padre, invalido al 100%, è costretto ad essere visitato in strada perché non può raggiungere le stanze della struttura”.
FONTE:
TGCOM
Anche chi va a fare la visita davanti a la comisione al Lungo Tevere delle Vittorie e ha un bambino in carrozella deve portarselo in bracio , veramente vrgognoso, ma cosa si apseta lo stato che facciamo?
Siamo famiglie sole, e purtroppo questo sta diventando veramente una epidemia!
Lasciati sempre soli…