È quanto ha stabilito il Giudice del Tribunale Civile di Cagliari. “Il diritto all’integrazione e all’Istruzione è stato definitivamente sancito, ha commentato il presidente dell’Abc (Associazione bambini cerebrolesi) Sardegna, Marco Espa, c’era molta aspettativa non solo tra le famiglie che hanno fatto causa al Ministero, ma anche tra tutte le famiglie che hanno bambini con disabilità in casa e che si sono viste negare in questi ultimi mesi un loro diritto”.
Il Ministero stanzierà ulteriori somme per rimediare all’ingiustizia del mancato sostegno: le famiglie hanno un mese di tempo per decidere se andare avanti con la causa di merito e richiedere anche il risarcimento danni morali.
“Continueremo a lavorare con il Ministero dell’Istruzione a tutti i livelli (l’ABC è membro dell’Osservatorio Permanente MIUR sull’integrazione scolastica, nda), ha spiegato Francesca Palmas, pedagogista dell’ABC Sardegna. La sentenza riafferma e riconosce il diritto soggettivo pieno e inviolabile all’istruzione scolastica che non può essere suscettibile né di degradazione, né di compressione”.
Comunque, Espa non nasconde la sua amarezza: “Dispiace constatare che purtroppo per l’integrazione scolastica siamo stati costretti a rivolgerci alla magistratura. Sia ben chiaro, non abbiamo niente contro i professori o la scuola locale. Anzi, la vittoria della causa, ci auguriamo, porterà un ulteriore incremento dei posti di lavoro, visto che il Ministero sarà costretto a pagare per assicurare questo diritto”.