«Abbiamo appreso», dicono i rispettivi segretari regionali, «che nella Legge Regionale n.16 del 21/9/2008 concernente “provvedimenti urgenti e indifferibili” non è stata prorogato il benefico di libera circolazione sui mezzi di trasposto pubblico per i cittadini disabili, come previsto dalla legge regionale n. 44/2005».

Brutte notizie quindi per tutti i disabili che utilizzano i trasporti pubblici per muoversi. «Questa omissione», spiegano i sindacati, «comporterà per migliaia di cittadini abruzzesi in difficoltà la privazione del diritto gratuito alla mobilità con un aggravio delle condizioni di vita, in una fase di grave crisi economica che incide in maniera devastante proprio sui più deboli».

La Cgil Abruzzo, insieme a alla Filt ed allo Spi, chiede adesso «di riparare tempestivamente questo atto di ingiustizia sociale reinserendo, nella prima seduta utile del Consiglio Regionale, le coperture necessarie a garantire il diritto di cui sopra».

«Eventuali revisione del diritto alla mobilità gratuita», continuano i rappresentanti, «dettate da risparmi di spesa, dovrebbe essere operata per la parte riguardante privilegi concessi ad alcune categorie (le forze dell’ordine, ad esempio) che non rientrano fra le priorità da affrontare in una fase segnata dalla ristrettezza di bilancio cui è sottoposta le Regione Abruzzo».

FONTE:
PrimaDiNoi.it