Il progetto è finanziato dal CESVOT (Centro Servizi per il Volontariato della Toscana) nell’ambito dei Percorsi di Innovazione e nato da soggetti diversi (associazioni di volontariato, enti pubblici, ASL, scuole, cooperative sociali, ecc.) ma tutti aderenti al Laboratorio della Città Possibile – Zona Valdichiana.
Si tratta di un progetto intercomunale Valdichiana Aretina che ha lo scopo di educare i bambini alla tutela dei diritti dei loro coetanei disabili e di ripensare insieme a loro una città più vivibile per tutti, e si propone di farlo attraverso un vero e proprio laboratorio sperimentale di progettazione partecipata la cui finalità è indagare, insieme ai ragazzi delle scuole elementari e medie dei cinque Comuni della Valdichiana (Castiglion Fiorentino, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano e Marciano), le accessibilità, o piuttosto le barriere, che i luoghi pubblici del quotidiano offrono ai bambini disabili e prospettare insieme alcune soluzioni.
Sensibilizzare i bambini sul tema della disabilità, spesso ignorata e considerata “un problema di altri”, coinvolgendoli nella conoscenza diretta dei bisogni e delle esigenze dei loro compagni
• favorire un lavoro di progettazione degli spazi svolto dai bambini insieme ad adulti e persone disabili, che possono informare e far comprendere i bisogni, le priorità, le difficoltà nel muoversi negli spazi urbani
• promuovere una maggiore responsabilizzazione nei bambini e una maggiore capacità di immedesimarsi nel problema dell’accessibilità e della fruibilità dei luoghi
• coinvolgere i tecnici comunali e gli amministratori nel ripensare una città a misura di tutti: questi sono gli obiettivi primari del progetto, senz’altro ambiziosi da di grande rilevanza sociale.
Il primo passo sarà quello di svolgere un’indagine sulle iniziative in corso d’opera o già adottate dai Comuni relativamente ai temi dell’abbattimento delle barriere architettoniche e della ecologia urbana (marciapiedi, attraversamenti protetti, scivoli e quant’altro) ed una mappatura dei punti critici nelle aree urbane.Verranno presentate ai ragazzi alcune esperienze innovative a livello nazionale ed europeo per trovare suggerimenti di soluzioni già sperimentate. Ogni classe adotterà quindi uno spazio e lo riprogetterà in base a criteri di fruibilità e accessibilità, e nel farlo sarà supportata da esperti, dagli uffici tecnici comunali, dalle associazioni coinvolte e soprattutto dal confronto con persone che vivono direttamente le difficoltà di muoversi in città. I progetti elaborati verranno esposti in una mostra in occasione di una giornata di festa e riappropriazione delle città animata dai bambini stessi e dedicata non solo ai compagni disabili, ma a tutti coloro che desiderano una città accessibile per tutti, con giochi, spettacoli e altre iniziative. Ogni Comune realizzerà una giornata di festa, prevedendola possibilmente all’interno di iniziative già programmate. La ASL 8 fornirà i tecnici di riabilitazione e gli ausili per spiegare al meglio l’argomento. Il soggetto capofila è l’Associazione Amici di Vada, da anni impegnata nel mondo della disabilità.