È stato il primo sub non vedente a conseguire il brevetto. Oggi fa parte dello staff istruttori di HSA-Handicap Scuba Association Italia e insegna agli accompagnatori dei disabili come comunicare con i non-vedenti durante le immersioni. Lui è Sergio Cechet, 51 anni, di Ronchi dei Legionari (Pordenone), capitano in congedo dell’aeronautica. Insieme a Alberto Piovani nel 1986 fu uno dei primi disabili a scendere sui fondali marini, una sfida che era stata lanciata dalla neonata sede italiana dell’americana HSA-Handicap Scuba Association.
È stato un incidente sul lavoro, nella caserma di Maniago, a far perdere la vista e una mano a Sergio Cechet che stava maneggiando, credendola in sicurezza, una bomba a mano.
La passione per le immersioni subacquee non è solo agonistica, anche se Cechet, il cui allenatore è stato il famoso campione di apnea Jacques Majol, è stato recordman di discesa (-47m) nel 1999.
Oggi Cechet mette a disposizione la sua esperienza per aprire la frontiera marina anche a chi ha qualche barriera in più per affrontarla: «In acqua ora si comunica con l’interfono, ma è con il tatto che il non-vedente prende consapevolezza di dove si trova e sente quello che gli altri vedono e quindi prova emozioni. Seguendo le regole di sicurezza l’accompagnatore deve cercare di far toccare al cieco quello che sta sul fondale, dal vegetale, alla roccia e al relitto.
Poi c’è tutta una serie di segnali convenzionali codificati da uno standard dell’Hsa-Handicap Scuba Association Italia per le comunicazioni tecniche che si riferiscono alle tappe di discesa e di risalita», racconta Cechet.
Oggi i non vedenti che si immergono e fanno parte di associazioni sportive sono un centinaio. Altrettanti sono i sub con altre disabilità, come paraplegia o amputazioni ad arti. «A differenza di quanto si pensa la subacquea è uno sport collettivo. Io sulla terraferma aiuto i miei colleghi con problemi agli arti e loro sott’acqua aiutano me. Accade spesso con Massimo Valle, ragazzo che per un incidente stradale ha perso una gamba e un braccio».
HSA-Handicap Scuba Association ITALIA
FONTE:
Beta.Vita.it
Complimenti per l’articolo
Per chi vuole conoscere questo magnifico sport fruibile ormai a tutti può seguite questo link: Subacquea & Disabilità –