Padova: Un Servizio di Trasporto Scolastico Negato ad un Ragazzo Disabile

ScuolabusMattia ha sedici anni. Un’emorragia cerebrale lo ha inchiodato ad una carrozzina. Non può camminare, ma con la sua cocciutaggine e la sua voglia di indipendenza era riuscito a ritagliarsi un angolo di autonomia. Mattia sin dall’asilo aveva dimostrato di non voler essere schiavo del proprio handicap: pretese e ottenne di giocare a girotondo con i compagni. Oggi frequenta il quarto anno di un istituto superiore padovano. Poter andare a scuola da solo per lui rappresentava una vittoria. Sua mamma lo caricava sul pulmino messo a disposizione dai Servizi sociali e via, dritto a scuola. Dall’inizio di quest’anno però non è più così. A Mattia, come a tanti altri ragazzini disabili, è stato precluso il servizio di trasporto scolastico. «Abbiamo saputo dell’esclusione tramite raccomandata – spiega Patrizia Tolot, presidente dell’associazione Dadi e capolista della protesta tesa a far ripristinare il servizio- tutto è stato deciso sulla base di una vergognosa graduatoria tuttora segreta. Riteniamo immorale tagliare i fondi per il sociale al fine di sanare i bilanci sulla pelle dei ragazzi disabili».

 A tradurre nella quotidianità ciò che significa l’esclusione dal servizio è la madre di Mattia: «Partiamo alle 7 per essere a scuola un’ora più tardi. Devo sistemare Mattia sul banco e poi rientro a casa, non prima delle 9. Riparto alle 12 per poterlo andare a prendere. Ogni mattina trascorre così. Non ne faccio un discorso di egoistica comodità. Varcare la soglia dell’istituto da solo per mio figlio significava aver conquistato un pizzico di autonomia. Viveva la scuola come uno studente qualunque».

 Claudio Sinigaglia (assessore ai Servizi sociali, ndr) ha invitato i genitori a spingere i propri figli disabili a prendere il mezzo pubblico. «Invitiamo noi i politici ad usare autobus, bus navette e corriere nelle ore di punta. Non di rado il bus addirittura non si ferma. Il trasporto scolastico degli alunni disabili è competenza dei Comuni: che Flavio Zanonato si impegni con i Servizi Sociali dell’Usl per trovare una rapida e adeguata soluzione, visto che sono già passati mesi dall’inizio della scuola». Patrizia Tolot poi dice basta al rimpallo delle responsabilità: «Ci sono di mezzo persone, non solo conti da far quadrare».

FONTE:

SuperAbile.it

Claudio Sinigaglia (assessore ai Servizi sociali, ndr) ha invitato i genitori a spingere i propri figli disabili a prendere il mezzo pubblico. «Invitiamo noi i politici ad usare autobus, bus navette e corriere nelle ore di punta. Il trasporto scolastico degli alunni disabili è competenza dei Comuni: che Flavio Zanonato si impegni con i Servizi Sociali dell'Usl per trovare una rapida e adeguata soluzione, visto che sono già passati mesi dall'inizio della scuola».

FONTE:

Superabile.it

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