ROMA – Cosa succede in una famiglia quando nasce un figlio con disabilità? Alcuni non riescono a sopportare il dolore e scelgono la via del rifiuto, mentre per altri è solo l’inizio di una vita diversa, forse più difficile, ma comunque piena di soddisfazioni. E’ il caso di Sandra Cerabito, che a 36 anni si è ritrovata mamma di un bambino con la sindrome di down. “La nascita di Stefano è stata per me una batosta molto forte. E ho visto davanti a me solo due strade: o sceglievo l’accoglienza, la felicità, oppure, se non l’accettavo io, ero consapevole che nessuno della famiglia lo avrebbe fatto”. E così da quel momento Sandra ha scelto di lasciare tutto per dedicarsi completamente ad assicurare a suo figlio e agli altri ragazzi col suo stesso problema un futuro migliore. Una storia esemplare, che è stata scelta dalla Comunità di Capodarco di Roma per ricevere il premio “L’anello della Lode”, il riconoscimento simbolico dedicato a tutti i genitori con figli disabili.
“Quando me l’hanno portato nel letto la prima volta, ho promesso a mio figlio che non saremo stati chiusi dentro casa. Ho detto a mio marito che non eravamo i primi genitori ad avere questo problema e insieme abbiamo visto tanti ideali per questo bambino, e chi non capiva fuori dalla porta”. E così nel piccolo paesino di Lanuvio, dove vive, Sandra ha deciso che avrebbe fatto crescere suo figlio in mezzo alla gente, rompendo ogni forma di stereotipo e pregiudizio. “Quando uscivo per strada le persone mi chiedevano: cosa gli manca? ma io volevo farlo vivere il più possibile in mezzo agli altri perché stare in casa era negativo per lui e così l’ho introdotto all’asilo nido e poi a scuola”.
E per condividere anche con altre famiglie l’esperienza della disabilità Sandra ha dato vita all’associazione “Primavera”. “Un’ assistente sociale un giorno mi ha detto: se fai una strada che percorre solo tuo figlio non risolvi il problema, ma se apri una strada che percorrono in tanti allora cominci a cambiare le cose. Ho fatto mio questo motto e così sono diventata una professionista che lavora gratis”, racconta. “Sono entrata nelle famiglie per ascoltare i loro problemi. E ho lasciato tutto, anche il lavoro, per dedicarmi a questo. L’associazione mi ha preso tutta la vita”. E così da mamma Sandra è diventata la portavoce dei diritti delle persone con disabilità, e oggi porta avanti importanti progetti per combattere ogni forma di discriminazione. “A un certo punto del mio percorso ho conosciuto la comunità di Capodarco, che per me era una realtà irraggiungibile e simao entrati in contatto. Abbiamo lavorato insieme quando don Franco ha lanciato l’idea della fondazione “Prima del dopo”, un progetto di case famiglia per disabili, per dare una risposta anche a tanti genitori anziani, malati con figli in condizioni anche gravi”, continua. “Appoggiarmi a don Franco per me è stato un sospiro di sollievo, perché don Franco realizzava i nostri desideri: le case famiglia. I genitori che hanno dedicato a loro il meglio della loro vita, vogliono che i figli continuino a stare bene e non vivano isolati, o in un istituto”.
FONTE:
SuperAbile.it
CIAO SONO MARINELLA LA MAMMA DI UNA SPLENDIDA BIMBA DISABILE..LA MIA PICCOLA ARI VIVE SU UNA SEDIA A ROTELLE …VORREI FAR PARTE DI QUESTA ASSOCIAZIONE PERCHè AVVOLTE è DIFFICILE SPIEGARE CERTE COSE A CHI NON PUò CAPIRTI NEMMENO PER CATTIVERIA MA SOLAMENTE PERCHè LE COSE SI POSSONO CAPIRE SE SI VIVONO IN PRIMA PERSONA ….ORA VI SALUTO E SPERO DI AVERE CONTATTI.
Sono la sorella di una ragazza disabile e da quando i miei genitori non ci sono più vive con me. Non è facile giorno dopo giorno affrontare i problemi che si vengono a creare quando in famiglia c’è una persona disabilie. Tutto diventa difficile, a volte si ha la sensazione di essere soli in un mondo dove tutti sono muti ciechi e sordi, la diversità fa paura e quindi meglio non avere niente a che fare con ciò che non si conosce e che può limitare i tuoi spazi e rivoluzionare il tuo modo di vivere. Poi ad un certo punto si ha la fortuna di incontrare persone che hanno le stesse difficoltà e ti accorgi che anche una sola parola detta da chi ti può capire è un grande aiuto e i problemi che devi affrontare sembrano più leggeri e che si può vivere una vita normale dove puoi trasformare una difficoltà in una risorsa. Tutto questo è avvenuto attraverso l’associazione Primavera che ha permesso a mia sorella di fare una vita normale fatta di incontri, di amicizie, uscite, feste e tanto altro. Certo la strada è stata lunga e non priva di ostacoli ma alla fine c’è sempre un filo sottile che ci unisce e tutti insieme cerchiamo di fare tutto il possibile per i nostri ragazzi. Sandra x tutti questi anni, ha avuto un ruolo importante e difficile, fare la presidente di questa associazione. Il suo merito più importante è quello di fare questo sempre con il sorriso e riesce a trasmettere la sua tranquillità, la sua pace interiore anche agli altri. A volte mi sembra che abbia la capacità di
Sono la sorella di una ragazza disabile e da quando i miei genitori non ci sono più vive con me. Non è facile giorno dopo giorno affrontare i problemi che si vengono a creare quando in famiglia c’è una persona disabilie. Tutto diventa difficile, a volte si ha la sensazione di essere soli in un mondo dove tutti sono muti ciechi e sordi, la diversità fa paura e quindi meglio non avere niente a che fare con ciò che non si conosce e che può limitare i tuoi spazi e rivoluzionare il tuo modo di vivere. Poi ad un certo punto si ha la fortuna di incontrare persone che hanno le stesse difficoltà e ti accorgi che anche una sola parola detta da chi ti può capire è un grande aiuto e i problemi che devi affrontare sembrano più leggeri e che si può vivere una vita normale dove puoi trasformare una difficoltà in una risorsa. Tutto questo è avvenuto attraverso l’associazione Primavera che ha permesso a mia sorella di fare una vita normale fatta di incontri, di amicizie, uscite, feste e tanto altro. Certo la strada è stata lunga e non priva di ostacoli ma alla fine c’è sempre un filo sottile che ci unisce e tutti insieme cerchiamo di fare tutto il possibile per i nostri ragazzi. Sandra x tutti questi anni, ha avuto un ruolo importante e difficile, fare la presidente di questa associazione. Il suo merito più importante è quello di fare questo sempre con il sorriso e riesce a trasmettere la sua tranquillità, la sua pace interiore anche agli altri. A volte mi sembra che abbia la capacità di volare alto anche se il tempo non lo permette e la sua leggerezza ci permette di riuscire a fare anche a noi piccoli tratti di strada con meno difficoltà. Buon lavoro a Sandra e a tutti gli altri genitori, che in questi anni hanno speso tanto del loro tempo per la nostra associazione. Voglio ricordare anche tutti i volontari che in questi anni hanno fatto divertire i nostri ragazzi e gli hanno fatto apprezzare il valore dell’amicizia e dell’impegno. Sandra rappresenta la nostra grande famiglia dove tutti sono pronti ad ascoltare e ad avere una parola, un pensiero da spendere per gli altri.