Mestre (VE): Storia Assurda di un Ragazzo Disabile Ingiustamente Multato per il Transito in Zona Ztl

Sono un disabile, paraplegico a seguito di un incidente stradale sul lavoro subito nel novembre del 2003. Dopo un lungo periodo di riabilitazione sono riuscito a ritornare alla vita lavorativa grazie anche all’azienda per la quale lavoro, la quale, tra le agevolazioni concesse, mi ha fornito l’uso di un’auto opportunamente adattata alla mia disabilità, che posso usare sia per lavoro che per la mia vita privata. Abito e lavoro a San Donà di Piave e spesso mi sposto a Mestre e Marghera soprattutto per lavoro, per recarmi nella sede della mia azienda. A novembre 2006 la mia azienda mi consegna delle contravvenzioni, a lei notificate, relative al mio transito nella Zono a traffico limitato (Ztl) di Mestre dell’auto che ho in uso, avvenuto a luglio 2006, data di entrata in funzione delle telecamere della Ztl. Immediatamente mi informo presso i vigili di Venezia, gli uffici della Ztl, in quanto precedentemente ho percorso quel tragitto più volte senza problemi, ma la risposta è sempre la stessa: non è possibile annullare le multe, nonostante io esibissi il tesserino arancione dei disabili durante il transito, in quanto questo non viene rilevato dalle telecamere; per il transito nella Ztl serve una specifica autorizzazione. Mi viene detto quindi che le multe le devo pagare o fare ricorso.Richiedo l’autorizzazione al transito nella Ztl e faccio ricorso al Giudice di Pace.

Nelle settimane successive mi vengono presentate altre multe, sempre per la stessa infrazione; da luglio a ottobre 2006 sono passato sotto l’occhio vigile delle telecamere della Ztl per ben 14 volte. Ogni infrazione viene sanata con 90 euro circa se pagati entro 60 giorni altrimenti circa il doppio. Lascio a voi il compito di fare il totale. A marzo 2007 la prima udienza; davanti al Giudice di Pace ci siamo io, il mio avvocato e quello del comune. Vengono elencati tutti i fatti sopra esposti ed il Giudice decide per raggruppare tutti i ricorsi in due udienze; la prima comprendente le prime 9 multe a giugno 2007, le altre 5 multe in una ulteriore udienza in data da stabilire. Nella seconda udienza, la sentenza del Giudice conferma il mio diritto al transito e annulla di fatto le sanzioni, compensando tra le parti le spese giudiziarie. Nella terza udienza, sempre gli stessi attori, mi aspetto la replica della sentenza ma con mia enorme sorpresa viene invece accolta l’osservazione dell’avvocato del Comune, il quale sostiene che io non ero titolato a fare il ricorso in quanto le multe non sono state notificate a me ma alla mia azienda.  A nulla sono valse le spiegazioni che ero io ed io solo che potevo guidare quell’auto e che sempre io ero la persona che si sarebbe fatta carico dell’onere di pagare le multe. Unica consolazione le spese giudiziarie vengono ancora una volta compensate tra le parti.

Il ricorso è perso, ma a questo punto mi arriva la sorpresa: il comando dei Vigili di Venezia mi notifica l’avviso di pagamento delle contravvenzioni. Il Comune quindi sa bene chi deve pagare: da una parte ha chiesto ed ottenuto il rigetto del ricorso affermando che non ero io a dover fare opposizione, ma quando è il momento di riscuotere, a chi si rivolge? A me ovviamente, non alla mia azienda. E così ho pagato. A questo punto la mia denuncia verso un Comune che da un lato pubblicizza le sue iniziative per l’abbattimento delle barriere architettoniche, mentre dall’altro cerca in tutti i modi di recuperare del denaro a scapito proprio di quelle persone che dice di tutelare. Di sicuro l’avvocato del Comune ha fatto la sua bella figura dimostrando di conoscere la nostra legislazione; è vero che la legge dovrebbe essere uguale per tutti, è vero anche che la possibilità di evitare il pagamento delle contravvenzioni ce l’ho, basta solo intraprendere un iter giudiziario dalla durata di due o più anni, con l’esborso di qualche migliaio di euro di avvocati per evitare i 900 euro di multe.  Ho deciso di pagare, ma anche di far conoscere l’ottusità del Comune di Venezia, capace di farsi forte con i deboli e lasciandomi il dubbio che riesca a fare altrettanto con i furbi e con i forti.

FONTE:

IlGazzettino.it

Un pensiero su “Mestre (VE): Storia Assurda di un Ragazzo Disabile Ingiustamente Multato per il Transito in Zona Ztl

  1. Ciao sono un disabile di Rimini, la stessa cosa è successa a me a Verona il 15 di novembre scorso, ho ricevuto ben due multe per aver oltrepassato i varchi nello stesso giorno. Ho mandato tutta la documentazione alla polizia di Verona e sto ancora attendendo l’esito…

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