A causa di un glaucoma congenito, Jerry è cieco dalla nascita. La sua infanzia è stata caratterizzata da continui ricoveri in ospedale. Dice di essere stato “un bambino arrabbiato, ma ora la rabbia è diventata forza”. Per 3 anni ha frequentato a Roma un istituto per non vedenti poi è tornato in Calabria dove si è iscritto alla scuola pubblica. A 15 anni ha iniziato a lavorare in una radio, “dovevo inventarmi qualcosa per frequentare altre persone.
Quello alla radio è stato il periodo più bello della mia vita, molto di quello che sono diventato lo devo a quell’esperienza”. Nel ’98 decide di tornare a Roma per iscriversi all’università: “il mio paese mi stava stretto, limitava le mie esperienze, amplificava il mio non poter fare”. Jerry, al contrario, ha sempre vissuto cercando di ribaltare la situazione: quella che doveva essere una situazione penalizzante, è quasi sempre riuscito a farla diventare il suo punto di forza.
Il segreto di questa vittoria è stato quello di non far finta che il suo problema non esistesse ma, al contrario lavorandoci duramente, affinché i suoi sforzi lo portassero alla conquista dell’autonomia per poter viver la propria vita della quale è pienamente soddisfatto. Jerry afferma di “aver ridefinito il concetto di limite sperimentando costantemente me stesso e le mie capacità”.
Ha un rapporto “estremamente positivo”con entrambi i genitori: “ci confrontiamo anche se su certi argomenti c’è una distanza generazionale. Qualche volta sono troppo protettivi”. Ha “pochi amici ma buoni”, è “un gran comunicatore”, autoironico, gli piace il confronto con gli altri e si definisce un “conquistatore” . Ora single, ha avuto due storie importanti. La convivenza nella casa, afferma Gerri, “sarà sicuramente difficile, ma sono abituato a cose anche più complesse, sarà un’esperienza dalla quale potrò sicuramente imparare qualcosa, ma potrò anche insegnarne altre”.
Nella casa vorrebbe portare il bastone bianco e un apparecchio per rilevare di colori.
Partecipa al GF perchè: “voglio confrontarmi con questa realtà per scoprire qualcosa di nuovo su di me. Già il fatto di entrare nella casa è un gran risultato. Voglio superare una barriera culturale: che gli altri giudichino il diverso negativo a priori; sono convinto che le diversità esistano, ma voglio anche dimostrare che la volontà pareggia i conti.”
FONTE:
GrandeFratello.Madiaset.it
Sono convinto pure io che le diversità esistano, ma vogliamo anche dimostrare che la volontà pareggia i conti.
w Il grande fratello, siamo disabili, ma nella casa , più spiata d’Italia, possiamo cuccare(fare l’amore) pure noi. Ha fatto bene Jerry ad entrare a gamba tesa nel realety più famoso d’Italia.
Sono felice, finalmente protagonisti e non disabili. Basta piangere, non serve, in questo mondo nessuno ti ascolta, cari disabili, la strada è lunga, ma jerry aprirà gli occhi a tutti.
Vittorio – Lioni – Av
Ciao,sono Alice e sono non vedente.Quest’anno sono contentissima di seguire il Grande Fratello.Finalmente si può imostrare che anche un disabile può partecipare a un reality senza “sconti”.Sì,perchè siamo disabili ma siamo come tutti gli altri!!
Saluti
Aly
P.S.Vittorio,la tua battuta era simpatica!!Ihih…quella che Jerry aprirù gli occhi a tutti.:)
è un’arma a doppio taglio: non lasciatevi abbagliare.
premesso che non sopporto il gf, come me per fortuna molti altri, il “non vedente” come lo chiamate (io sono cieca e non vedente mi da fastidio) potrebbe essere solo un fenomeno da baraccone per alzare ascolti.
sono la prima a non sopportare pietismi e lamentele, proprio per questo bisogna vivere la realtà .
unico vantaggio? per me il guadagno che jerry avrà , finalmente fuori da un centralino (dove stanno 9 ciechi su 10 però) ciao laura
Ciao Laura!
Vivere la realtà , che noia…
Amo la satira, che fortuna!
Esco… dalla realtà con la mia sedia, ciao a tutti.
Vittorio Napolillo.
non avevo letto questa tua risposta vittorio.. mi sa che sono più ironica di te, visto che rido su chi non capisce alcune cose, tipo questa, si è vero: una noia la realtà , soprattutto per chi può averla visto che tu ci vedi.. che noia pure i disabili che non hanno realtà , menomale che c’è gente (disabile e non) che tutto quello che sognate da un gf lo fa sul serio 😉
sono quelli senza realtà che realizzano il pietismo, pensa che strazio per chi come me invece vive la realtà (per “cuccare” basta entrare nella realtà , no davanti a una tv), ciao laura