E’ come una macchina: sul gelo scivola. Solo che non ci sono antineve che tengano sulla carrozzella e il motore sono le mia braccia». Scherza, Andrea Barberis, 25 anni, originario di Vigliano, tecnico informatico negli uffici della sede centrale della Cassa di Risparmio di Asti, in piazza Libertà. Andrea è quello che burocraticamente viene definito «disabile». Un incidente di moto (giugno 2001, sulla strada tra Nizza e Castel Rocchero, lo schianto contro un guard-rail) lo ha privato dell’uso delle gambe.
«Abito in via Comentina, dietro a via Cavour: per me sono poche centinaia di metri dal mio posto di lavoro. Cumuli di neve, qualche scalino di troppo, l’asfalto rattoppato, lastre di ghiaccio sui marciapiedi: quando non hai due gambe a sostenerti, ma solo le ruote, ogni movimento è un’impresa. Figuriamoci adesso».
Le cosiddette «barriere architettoniche» abbondano in città. «Non ci vuole mica tanto a farmi trovare lungo: basta il pavè di corso Alfieri e già arranco. Barberis non si è arreso al destino. Ho fatto tutta la riabilitazione, continuo a farla perchè non posso fermarmi. In casa muovo anche alcuni passi con le stampelle». «In acqua non ci sono barriere: e quando si scende nei fondali del mare, si diventa leggeri.
Adesso sta prendendo anche il brevetto da istruttore subacqueo. E quando non lavora, per «hobby» fa il centralinista alla Croce Verde. «Turno serale o di notte – precisa – e quando arrivano chiamate di gente che è caduta sul ghiaccio penso a chi non pulisce i marciapiedi, a chi lascia che la neve diventi più dura del marmo».
Una battaglia di civiltà e di libertà (di movimenti) per i disabili che Andrea sostiene con il sostegno di Mirco Valle, anche lui di Vigliano: operaio e studente universitario che quando può accompagna l’amico nei suoi tour cittadini. «Quando c’è stata la nevicata e nei primi giorni successivi – ricorda Barberis – se non fosse stato per Mirco non so come avrei fatto a uscire di casa.
FONTE:
Ebbene si. Sono proprio io il Mirko dell’articolo… e devo purtroppo, con molto rammarico, dire che nonostante questo articolo uscito sulla Stampa di Asti, non siamo giunti neanche ad una minima conclusione… tante belle parole, conforto, falsa ironia e prese in giro. ma vi rendete conto? Questa è l’Italia del 2009, questa è la politica e questo è il “quanto l’amministrazione viene incontro a chi non ha solo due gambe ma bensì 2 gambe e 4 ruote”. Grazie Italia, Grazie Asti, Grazie provincia, Grazie a tutti!
E comunque, non finisce qui perchè non ci stancheremo mai di combattere
Valle Mirko