Attrezzati a Mantova i primi appartamenti dotati di apparecchiature domotiche. Il progetto, del costo di un milione di euro coperto per 700 mila euro dalla Fondazione Cariverona, nasce dalla collaborazione di Comune, Provincia, Asl, Fondazione Mazzali e azienda Poma con gli ingegneri dell’istituto superiore Sant’Anna di Pisa, all’avanguardia in questo tipo di ricerche.
«Attraverso il sistema ZigBee – spiega l’ingegner Cavallo – una serie di sensori interagiscono per rilevare la presenza in casa del disabile, ma non solo; indicano all’assistente che è in casa eventuali cadute, l’assunzione di farmaci o una fuga di gas». Le novità sono molte altre:
«Attraverso la rete wireless, la casa rileva se l’utente si è allontanato, quindi invia immediatamente un sms al numero di chi controlla il malato, permettendogli di ritrovare anche la sua posizione grazie a Google Map».
Nel prossimo futuro le case saranno programmate per registrare i parametri vitali degli abitanti, inviando una chiamata di emergenza all’ospedale, oppure ausili robotici per l’aiuto alla deambulazione; piccole piattaforme che si incastrano alle sedie a rotelle, trasportando l’invalido dove desidera.
FONTE:
EspressoRepubblica.it