Il rapporto con la famiglia, l’amore, le prime cotte e anche le delusioni. Poi l’incontro con un giovane ragazzo che riesce vedere oltre la sua disabilità e la scoperta di sentirsi amata e desiderata. E’ la storia di Giorgia, giovane disabile di Montesilvano, raccontata sul house organ della Uildm, sezione di Pescara – Chieti.
“Sono una ragazza di ventun’anni diversamente abile dalla nascita, il mio percorso di crescita è stato fin da subito lastricato di difficoltà e di diversità nel fare le cose. In famiglia all’inizio i miei genitori non sapevano rapportarsi con me, ma soprattutto non capivano quale fosse la strada migliore per ottimizzare le mie capacità.
Mi dimostravo nonostante le mie difficoltà motorie una bambina molto vivace, sveglia e con tanta voglia di vivere. Il mio carattere è stato messo comunque alla prova, non tanto alle scuole elementari, ma quanto alle medie e alle superiori, perché ho trovato un gruppo classe che aveva paura del “Diverso,” infatti, quando era ora di fare educazione fisica nessuno di loro provava a darmi una mano per andare in palestra, ed io mi sentivo triste e sola”.
“Un’altra forte delusione l’ho avuta quando ho preso la mia prima cotta per un mio compagno di classe che mi ha rifiutato dicendomi: ‘non posso mettere con te perché mi priveresti di una corsa all’aria aperta’. Infatti, sabato 4 Agosto 2007 ho conosciuto il mio attuale fidanzato e il mio futuro marito, si chiama Stefano, ha ventiquattro anni, è di San Salvo ma per me si è trasferito a Montesilvano. Mi ha fatto sentire bella e desiderata come se fossi l’unica donna sulla faccia della terra, facendomi sentire più sicura e importante.
Mi ha portato a scoprire la mia sessualità, facendomi capire che anch’io potevo avere una vita affettiva regolare, fugando tutti i miei dubbi sulle mie possibilità fisiche e personali facendomi sentire completa.
FONTE:
ogni tanto una bella storia ci vuole. abbiamo bisogno di speranza, grazie!
perfetto!!! inbocca al lupo