Centinaia di multe ai portatori di handicap per il transito sulle corsie gialle sorvegliate dalle telecamere di Amt. «Difficile fare un conteggio preciso, ma alla fine ne arriveranno centinaia, forse migliaia» afferma Claudio Puppo, segretario regionale della Consulta per l’handicap e presidente di Anglat, associazione nazionale che si occupa della mobilità dei disabili. Qualcosa s’è inceppato nel meccanismo di sanzionamento automatico che si basa sull’uso delle telecamere installate in via Archimede, via Tolemaide, via Canevari-Firpo, via Fillak, via Cornigliano, via Barrili, via Invrea, via Canevari-Sant’Agata, corso Gastaldi, corso Quadrio, corso Sardegna, corso Europa.
Qualche crepa profonda si è aperta nel sistema, dal momento che i disabili multati hanno, per legge, il diritto di circolare liberamente sulle corsie riservate ai mezzi pubblici. Per esercitarlo devono, semplicemente, comunicare ad Amt il numero di targa dell’auto – una sola – utilizzata per il trasporto del disabile (che può essere direttamente alla guida). I veicoli autorizzati a circolare sulle corsie dei bus compongono la white list, uno strumento fondamentale nelle mani di Amt per evitare di multare chi non si deve. Per quanto riguarda i disabili, sono 8.500 i veicoli dotati di lasciapassare. Ebbene, buona parte dei dati contenuti nella white list, e dunque anche una quota delle targhe che fanno capo a contrassegni disabili, sarebbe andata perduta per ragioni imprecisate.
Un disguido tecnico – si sussurra negli uffici di Amt – legato forse al passaggio di consegne (dati e documenti) avvenuto qualche mese fa da Ami a Genova Parcheggi che, tra l’altro, ha ereditato dall’azienda in liquidazione la gestione dei contrassegni per disabili. Il problema si sarebbe evidenziato tra agosto e settembre. Da allora sono stati numerosi i portatori di handicap che, pure avendo registrato nella white list il numero della vettura usata per i propri spostamenti, sono stati sanzionati per il transito sulle corsie gialle.
FONTE:
IlSecoloXIX.it