E’ nato “Riattivamente”, il primo centro studi sull’Alzheimer e le demenze senili che coniuga i metodi psicosociali con quelli medico sanitari e che vede collaborare insieme l’Ausl di Bologna (distretto Pianura Est), il dipartimento di Psicologia dell’Università, l’associazione Ama Amarcord, il Comune e la parrocchia di San Pietro in Casale e Futura, la società pubblica di formazione professionale dove ha sede “Riattivamente”. Il centro studi “nasce con l’obiettivo di raccogliere documenti e altro materiale al fine di conoscere, elaborare e sviluppare, nella realtà del territorio bolognese, i modelli di approccio psicosociale ai temi dell’invecchiamento e del deterioramento cognitivo, nonché di monitorare e supportare i progetti rivolti agli anziani malati, alle loro famiglie, al personale socio-sanitatio e a quello volontario”, dice Rabih Chattat, docente di Psicologia gerontologica all’Università di Bologna.
“La demenza senile è una di quelle malattie in cui le azioni di prevenzione sono alquanto limitate e anche la terapia farmacologica è poco efficace – spiega Marco Masina, geriatria dell’ospedale di Bentivoglio e del Centro disturbi cognitivi di San Pietro in Casale -. Ecco perché ogni altro approccio è così importante”. Il distretto Pianura Est dell’Ausl segue circa mille pazienti. E il territorio di San Pietro è stato uno dei primi a sperimentare, nel 2005 e grazie ad Ama Amarcord, i cosiddetti “Alzheimer cafè”, luoghi di socializzazione “terapeutici dove anziani malati, familiari e badanti si ritrovano insieme a uno psicologo e a un educatore – dice Maria Leggieri, volontaria dell’associazione -. Dopo quell’esperienza, ne sono nate altre: a Crevalcore, a Castelmaggiore, a Bologna (nel quartiere San Vitale), a Cesena e un po’ in tutta l’Emilia-Romagna, a Milano e da ultimo anche a Firenze”.
Il centro studi di San Pietro in Casale (tel. 051 6669744, e-mail: centrostudi.riattivamente@gmail.it), si propone quindi di fare da “collettore tra tutte queste realtà”, di raccogliere dati e documentazione e di farsi “promotore, nonché propositore”, dei modelli di approccio psicosociale ai temi dell’invecchiamento e del deterioramento cognitivo. ”A Bologna sono una decina circa i centri che si occupano di demenza senile – spiega Simona Ferlini della Conferenza territoriale socio sanitaria della Provincia -, e il nostro capoluogo è l’unico a livello regionale ad avere messo in rete tutti i soggetti che operano intorno a questo tema: dalle istituzioni al mondo accademico, dalle associazioni al mondo della sanità”. Alla presentazione di “Riattivamente” hanno partecipanto anche il sindaco del Comune di San Pietro in Casale Alessandro Valenti e don Dante Martelli, parrocco della chiesa che ospita “l’Alzheimer cafè” (nel bar del circolo “Giovanni XXIII”).
FONTE:
SuperAbile.it
Buona sera, ho letto con interesse l’articolo “RIATTIVAMENTE”. Mio suocero soffre di questa indignitosa malattia da qualche anno.
Potrei avere qualche notizia in più su i cosiddetti “Alzheimer cafèâ€.
Abito a Firenze.
Grazie.
La mia mamma ha 49 anni e da 1 settimana gli e’ stato detto che soffre di questa malattia. Voglio sapere come mi potete aiutare. Sono rumena e ho tanto bisogno di aiuto perche’ la mia mamma e troppo giovane per essere in questo stato.