Alessio, Manuele, Santo, Maria questi sono alcuni dei nomi dei giovani e meno giovani che ieri pomeriggio, vestiti in maschera, hanno sfilato a Piazza Politeama, a Palermo. Tranne qualche passante incuriosito, nel salotto buono di Palermo, è prevalsa l’indifferenza tipica di una città metropolitana. Quasi tutti erano vestiti da pagliacci con abiti e parrucche multicolore, realizzati da loro insieme agli operatori dell’Avofid (Associazione volontari famiglie italiane disabili).
Si tratta di disabili, tutti molto gravi che presentano patologie di tipo celebrale. A seguirli nella piazza mentre ridevano e scherzavano, oltre ai sette operatori presenti, c’era Rossella Proietti, presidente dell’Avofid e mamma di Manuele. Ha tante cose da dire Rossella Proietti sulla carenza di attenzione e di servizi nei confronti delle persone disabili. Le prime barriere architettoniche da abbattere sono proprio quelle mentali della nostra società”.
Al Sud ancora molti disabili non esistono per la società perché vivono chiusi e relegati a casa dalle famiglie che, per ignoranza, temono di perdere la loro pensione”. La sede in cui gli operatori lavorano e assistono tutto il giorno i disabili si trova nel quartiere popolare e a rischio Fondo Vitale di Villabate, a pochi chilometri da Palermo. L’associazione, originariamente nata soltanto per i disabili, da diversi anni è divenuta un centro di socializzazione del quartiere: ogni giorno accoglie diciassette persone con disabilità e circa trenta ragazzi della zona. All’interno dell’associazione i disabili, con il tempo e grazie all’aiuto degli operatori, hanno sviluppato delle abilità e la capacità di aiutarsi a vicenda.
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