L’ultimo permesso disabili falso gli agenti della polizia municipale lo hanno scoperto ieri pomeriggio in viale Pier Maria Rossi appiccicato al finestrino di un’auto guidata da un sessantenne. L’uomo, un tecnico informatico, aveva pensato bene di esporre un tesserino contraffatto, scannerizzato da un permesso rilasciato dal Comune di Felino, rimediando una bella denuncia penale. Pizzicati e denunciati. E lo dimostrano i 29 automobilisti «pizzicati» nel corso del 2008 dagli agenti della polizia municipale e dagli ausiliari di Infomobility con un contrassegno falso, un azzardo punito con la denuncia penale per falsificazione di atti e l’immediato ritiro del permesso. L’esercito degli smemorati Ma se in città, per fortuna, i falsari sono pochi rispetto a Piacenza, gli smemorati, al contrario, sono un vero e proprio esercito.
Un dato interessante riguarda la contraffazione dei nuovi permessi per i disabili: al momento non sono stati ancora rintracciati tesserini fasulli. La tecnologia aiuta A Parma la svolta è arrivata il 17 novembre scorso con l’entrata in funzione dei nuovi permessi antifalsificazione: un tesserino di carta plastificata, senza il disegno stilizzato dell’uomo in carrozzina, con superfici rifrangenti (cioè che cambiano colore a seconda dell’inclinazione) e soprattutto con un «cuore tecnologico». Il microchip elettronico, infatti, consente ai pubblici ufficiali di risalire all’identità del titolare del permesso e alla validità temporale del tesserino. Nel caso in cui fosse scaduto, l’agente, tramite una verifica sul posto, è in grado di scoprirlo immediatamente.
Di norma, un permesso per una persona con una disabilità permanente dura cinque anni, e dà diritto ad utilizzare le corsie preferenziali per gli autobus, ad accedere alla zona ztl, a parcheggiare negli appositi stalli per i diversamente abili – che in città si aggirano sui 420 – e anche nelle righe blu, senza pagare nulla. Gli sportelli «Per ottenere un permesso – spiega Andrea Tonelli, responsabile della divisione sosta di Infomobility – bisogna portare la documentazione medica alla commissione medico legale dell’Ausl in via Vasari, il tesserino si ritira al Duc.
FONTE:
GazzettaDiParma.it
ahahaha bellissimo quel cartello!!! lo voglio pure ioooooo!!! lo metterei ovunque!! pensate che io ho diversi amici con disabilità motorie, non vi dico la fatica che devo fare per trovare parcheggio!!! perchè oltre al malcostume ormai diventato comune,cioè di parcheggiare nei posti per disabili senza averne il diritto,magari con un tesserino falso. Ma dicevo, si sta affacciando anche un altro malcostume.. un pelino più vigliacco.. i tesserini per disabili magari possono essere spesso veri, ma usati impropriamente!!! è il caso delle mie amiche ad esempio!! i tesserini li tengono i loro genitori o i loro frateli e/o sorelle..peccato che servano per il disabile e non per la famiglia.. soprattutto quando il disabile e la famiglia (nel caso degli studenti universitari) si vedono giusto i fine settimana!!e manco tutti i fine settimana..
Morale della favola? il tesserino lo aveva sempre il fratello, mai la persona interessata!!!! e per poter avere il suo tesserino, doveva avvisarlo un giorno prima!!!!!!!!!!!! Quindi se all’ultimo si decideva di andare a mangiare una pizza,o a bere qualcosa..eravamo fregatiii!!! Allucinante!!! e intanto il sottoscritto, si faceva km su km andando prima ad accompagnarli in prossimità del locale, poi dovevo farne altri per cercare parcheggio..spesso lontanissimo!!!e idem al rientro..io dovevo uscire una decina di minuti prima,per andare a prendere la macchina..e poi doooopo, poter finalmente andare a prendere questi miei amici!!! mettendo le 4 freccie e facendo in fretta perchè non si sa mai che gli altri automobilisti si lamentino!!!