Milano: Mattia Ragazzo Disabile Negato Diritto di Studio

Studente DisabileMattia ha vent’anni e due passioni, l’hockey e lo studio. Con lo sport nessun problema: la sua squadra, il «Dream team Milano», anche ieri ha vinto in trasferta, a Padova. L’università, invece, «non va bene». E non perché Mattia non si impegni, anzi. «La Statale mi ha fatto sapere che probabilmente, da aprile, nessuno potrà più venirmi a prendere a casa e non sarà garantito il tutor per le lezioni». Mattia soffre di distrofia muscolare, è in carrozzella dalla nascita. Tagli all’ateneo, le conseguenze non si vedono solo nella ricerca e nella gestione ordinaria. Mattia potrebbe essere la prossima «vittima».

«Poco prima di Carnevale — racconta— ci hanno comunicato la sospensione immediata dell’accompagnamento e del tutoraggio (i tutor aiutano i ragazzi a prendere appunti e a digitalizzarli, ndr)». Uno choc per il giovane disabile, iscritto a Storia e assiduo frequentatore delle aule di via Festa del Perdono. «Stava prendendo il volo — dice Luigi, padre di Mattia — si sentiva autonomo, era soddisfatto». E ora? Tutto da chiarire: «Prima ci hanno fatto sapere che il servizio sarebbe stato bloccato all’istante, poi che avrebbero tenuto i tutor ma non l’accompagnamento, infine che, grazie a una collaborazione con l’Aias, avevano trovato il modo per arrivare alla fine di marzo». Ce la stanno mettendo tutta, alla Statale, per garantire ai disabili dell’ateneo l’assistenza e il trasporto gratuito.

«Ci hanno detto — continua Mattia — che sperano di trovare i fondi, ma che il progetto è dispendioso (assistenza didattica e accompagnamento sono tutte attività finanziate con le risorse dell’ufficio «disabilità e handicap » di via Festa del Perdono) e i tempi sono duri per tutti». Lo sono di più per Mattia, che da vent’anni combatte la sua battaglia contro la malattia. «Io — conclude — non voglio pesare sulla mia famiglia, ma non so che altro fare». Dilemma: rinunciare allo studio, chiedere un «altro sacrificio» ai genitori, cambiare ateneo? Quanti punti di domanda. Per Mattia, per gli studenti disabili della Statale e per i portatori di handicap che in ateneo lavorano. «Vediamo cosa succede alla fine del mese». Nel frattempo non resta che continuare la vita di tutti i giorni: «L’hockey e due esami da preparare: storia romana e storia moderna».

FONTE:

CorriereDellaSera.it

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