Due ragazzi paraplegici con le moto a tre ruote in viaggio da Venezia a Capo Nord

Diversamente abileAvra’ inizio il primo maggio 2009 la spedizione Adriartica, un viaggio di quasi 13.000 chilometri che, come lo si puo’ dedurre dal nome, cerchera’ di unire due mari da Venezia a Capo Nord e ritorno. Un viaggio singolare, esaltante non tanto per l’itinerario ma per i partecipanti: Sandro Dutto, Sergio Anfossi e Simone Chieregato: i primi due, anche se esperti viaggiatori, sono disabili, paralitici, ed affronteranno la spedizione con delle moto a tre ruote. Simone seguira’ la coppia di intraprendenti viaggiatori con un furgone per il trasporto delle vettovaglie ed attrezzature di viaggio.
Il percorso partira’ dall’Arsenale di Venezia dove le moto verranno trasportate con delle chiatte e si snodera’ attraverso l’Europa per poi addentrarsi nelle tre Repubbliche Baltiche, passera’ dalla Russia toccando San Pietroburgo e ancora a salire attraversando la regione della Carelia Russa passando da Murmansk per poi approdare nella Penisola Scandinava e raggiungere finalmente Capo Nord.
Il ritorno sara’ effettuato lungo la Norvegia toccando l’Arcipelago delle Lofoten la Svezia poi i Paesi Bassi ed una tappa a Parigi prima di rientrare a Venezia il 7 giugno 2009 dopo quasi 40 giorni di viaggio.
Adriartica e’ un’idea di Disabiliovunque, associazione nata per volonta’ di alcuni disabili con il bisogno di viaggiare e nel contempo con la voglia di fornire nuovi stimoli al mondo disabile, al fine di dimostrare che non sempre l’handicap scalfisce la voglia di vivere.
Ogni viaggio dell’associazione viene pubblicizzato nei canali dedicati ed offre l’opportunita’ agli interessati di conoscere ogni dettaglio del viaggio, in particolare le difficolta’ di mobilita’ presenti in esso, che vengono poi elencate in un diario per poter essere utilizzate in qualsiasi momento da ogni disabile che volesse effettuare un viaggio simile.
Il messaggio che intende dare in oltre Disabiliovunque, attraverso questo esempio concreto, e’ di dimostrare che tutti possono viaggiare con qualsiasi mezzo: lo scopo e’ di innalzare sempre piu’ il limite della mobilita’ delle persone portatrici di handicap fisici.

FONTE:
Agi.it

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