Grosseto: La storia di Claudio Lipparini Disabile costretto quotidianamente a lottare con le barriere architettoniche

Disabile su sedia a rotelleMarciapiedi come percorsi a ostacoli e rotonde come giardini. È l’amara riflessione di Claudio Lipparini, geometra costretto su una sedia a rotelle e alle prese, ogni giorno, con i marciapiedi della città. Che, percorsi in lungo e in largo, non sembrano proprio a dimensione di chi non può praticarli sulle proprie gambe.

“Ho notato con piacere – scrive Lipparini – che si tende ad abbellire le nostre belle rotonde con piante di vario genere. Nulla in contrario ma, mi chiedo, e le strade? Sono una vera sorta di montagne russe con poggi e buche a volontà e, credetemi, percorrerle è un’impresa”. Lipparini si reca due volte alla settimana a fare terapia a Villa Pizzetti.

“Vi assicuro – scrive – che non so mai se arrivo indenne e quando arrivo mi sembra di aver già fatto terapia, da come tremo. Per non parlare poi del tratto per raggiungere l’ospedale». Qui, effettivamente, manca del tutto una segnaletica sulla pavimentazione che consenta di attraversare la Senese evitando le due rampe di scale del sottopasso. Per chi parcheggia nell’area di sosta di fronte al Misericordia e non può usufruire del sottopassaggio, si prospetta un lungo percorso di diverse decine di metri per raggiungere le prime strisce pedonali disponibili e altrettante per ritornare indietro.

“Ma anche via Mascagni, via Brigate Partigiane e altre strade della città per chi si trova nelle mie condizioni sono off limits – spiega – tanto che ci vorrebbe la cartina per elencarle tutte”. Al sindaco, dunque, una richiesta. “Più che bene le aiuole fiorite. Ma qualche soldino per le strade non vi avanza?”.

FONTE:

SuperAbile.it

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