Museo Tattile Omero: I non vedenti guardano l’arte.

Museo Tattile OmeroAvete mai visto un cieco che “guarda” un’opera d’arte? E, di fronte a quella emozione, vi siete mai domandati se si tratta di un’autentica esperienza estetica o soltanto dell’effetto di una suggestione?.”.Questo viene analizzato e spiegato nella pubblicazione del Museo Tattile Statale Omero “L’ARTE A PORTATA DI MANO.
Verso una pedagogia di accesso ai Beni Culturali senza barriere”, collana Medico Psico-Pedagogica curata da Giovanni Bollea-Armando Editore.
Per la prima volta viene pubblicato l’incontro-confronto scientifico tra massimi esperti a livello europeo su esperienze e differenti discipline con la finalità di aprire una nuova frontiera nella ricerca scientifica e nell’impegno pedagogico.
PRESENTANO L’INIZIATIVA

Francesco Sicilia, Capo Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici del Ministero per i Beni e le Attività culturali.
Bruno De Santis, Direttore Generale per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico del Ministero per i Beni e le Attività culturali.
Roberto Farroni, Presidente del Museo Tattile Statale Omero
Aldo Grassini, rappresentante dell’Unione Italiana dei Ciechi nel Comitato di Direzione del Museo Tattile Statale Omero
Andrea Socrati, progetti didattici del Museo Tattile Statale Omero

Ufficio Stampa Museo Omero
Gabriella Papini -tel. 071200648
3338358071 – 3475080306
Segreteria Museo Omero tel 0712811935

WWW.MUSEOOMERO.IT

Un pensiero su “Museo Tattile Omero: I non vedenti guardano l’arte.

  1. dopo un viaggio all’insegna di idee per il i miei progetti ,(sono studentessa di architettura),
    quindi associazioni di colori,di spazi, interpretazioni visive rispetto ad ambienti che nn appartengano alla mia città, ho conosciuta Clara.
    Clara è una ragazza non vedente dalla nascita in viaggio da sola per il nord Olanda.
    mi ha chiesto di descriverle la citta che avevo appena visto… e come fare senza colori, luci e ombre??????

    ho provato a pensare di non vedere e a parte il fatto che mi mancasse il respiro, sono riuscita in minima parte a raccontarle cosa mi avesse affascinato, è stato un dramma!
    senza i miei occhi di qlla città mi era rimasto poco e niente…..musei visti, la fisionomia del luogo, profili di gente che camminava….insomma, tutta la mia inventiva bruciata in un attimo!

    allora la prima cosa che sto facendo è cercare dei luoghi che paradossalmente possano aprirmi gli occhi e possano farmi vedere le cose con altri sensi!

    infatti,,,,,,, grazie

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