Collocata nel centro storico della città della Torretta, presenta letti interamente movimentabili in altezza e in inclinazione, una cucina ignifuga e dotata di pensili che si abbassano elettricamente, persiane automatizzate, comodini dotati di telefono e citofono con tasto di chiamata del telesoccorso. Inoltre sono stati installati sistemi di sicurezza antincendio e per la rilevazione delle fughe di gas, mentre i bagni sono dotati di sanitari per disabili con piatto doccia a livello terra e cabina doccia interamente apribile. E’ stata presentata lo scorso 22 giugno a Savona la prima casa interamente priva di barriere architettoniche e con funzionamento demotico facilitato collegata alle strutture socio-sanitarie del territorio. La casa è pensata per accogliere i traumatizzati spinali , dopo la dimissione dall’ospedale S. Corona – Unità Spinale Unipolare – e prima del trasferimento alle loro abitazioni. Se l’ obiettivo principale della domotica è quello di migliorare la qualità della vita e della sicurezza all’interno di una abitazione, l’ambito in argomento è giusto fra quelli più bisognevoli dei suoi servizi.
La domotica può, infatti, essere applicata a diverse aree, tra cui quelle relative alla gestione dell’ambiente e degli apparecchi domestici (lavatrice, frigorifero, cucine, forni ecc), alla comunicazione e informazione (telefono, citofono o videocitofono, fax, accesso a internet, televisione, radio, dvd player ecc), alla sicurezza (gestione accessi, antifurto, antirapina, antincendio, videocontrollo ecc).Essendo la casa collocata nel centro storico di Savona, essa costituisce il più valido passo intermedio verso la piena autonomia sociale del traumatizzato spinale. La tecnologia domotica della quale la casa è dotata agevola l’autonomia degli occupanti. La tecnologia utilizzata nella casa può essere ormai facilmente riprodotta nelle abitazioni dei singoli ospiti. Obiettivo della struttura di tipo intermedio è quello di facilitare il progetto di inclusione sociale nel più breve tempo possibile per i disabili motori, spesso giovani vittime di incidenti stradali, presso le proprie abitazioni e soprattutto nel loro contesto familiare. La durata della permanenza dell’ospite nella Struttura non può superare i sei mesi. E’ stabilita a carico dell’ospite una retta giornaliera di euro 25 relativa al pernottamento ed all’utilizzo della propria camera e dei locali comuni, compresi gli arredi e le attrezzature. Nel caso si necessitasse di un accompagnatore (in base al Piano di recupero terapeutico individuale, alla disponibilità della Struttura e nelle camere dove è possibile aggiungere un letto suppletivo temporaneo) la retta giornaliera a carico dell’ospite e’ fissata in Euro 40,00. La struttura in Savona, è stata ristrutturata in base alle indicazione pervenute dai soggetti coinvolti in particolare modo da parte dei responsabili della Cooperativa Livingston che da anni operano all’interno del Santa Corona per il recupero dei disabili motori.
FONTE:
Edilone.it