A Fermo (AP) Dal 18 al 19 Luglio 2009 si svolgerà una regata aperta a tutti i disabili

VelaDue giorni in barca a vela, per dimostrare abilità e destrezza al timone della classe 2.4 metri, la sola al mondo che ospita equipaggi misti di velisti disabili e non. Sabato 18 e domenica 19 luglio, nel tratto di costa antistante il territorio fermano-sangiorgese, si disputerà la regata intitolata ‘Trofeo Sandro Ricci’, che festeggia la sua IV edizione insieme ai 50 anni del Rotary Club di Fermo, che per l’occasione ha messo in palio il Trofeo Cinquantenario Rotary Fermo. A organizzare l’evento, insieme alla Lega navale italiana Sez. Porto S. Giorgio, l’associazione sportiva Liberi nel Vento, da anni protagonista della scena agonistica veliera e non solo, per aver offerto il Campionato Italiano di Classe 2.4 nel 2003, e per aver dato vita al Trofeo Sandro Ricci, dal 2006, in memoria di un caro amico scomparso l’anno prima. Sono tanti i velisti che partecipano a questo evento e 22 le imbarcazioni, sinora iscritte. Tra loro, Fabrizio Olmi, atleta della Nazionale di Vela paralimpica, difensore dei colori azzurri agli ultimi giochi di Pechino 2008. Ha un nome strano la sua imbarcazione, che è la più piccola tra quelle da competizione esistenti: la classe 2.4 è nata a Stoccolma nel 1983, progettata da designer locali che utilizzarono la regola ‘R Metre’ per creare un’imbarcazione singola a bulbo, una barca con chiglia ovale senza alti costi di realizzazione e governabile senza essere costretti a compiere movimenti fisici, quindi adatta alla conduzione da parte di persone disabili e normali. 

 Si tratta di una sorella minore, in termini di dimensioni (ma non di stile di vela) delle più grandi imbarcazioni 6 metri, 8 metri e 12 metri. La rapida diffusione di questa imbarcazione, il suo inserimento nel novero delle classi olimpiche e, soprattutto, la peculiare possibilità di essere condotte indifferentemente da atleti disabili e normodotati, ne fanno oggi il migliore esempio di socializzazione sportiva. E’ impaziente per lo start di sabato, Daniele Malavolta, Presidente di Liberi nel Vento, un’associazione sportiva che ha visto una crescita esponenziale in pochi anni, che ha messo insieme una flotta di 5 barche classe 2.4, e che, bene augurante con tutti, si firma sempre con l’invocazione ‘Buon vento!’. Prima di tutto chiediamo di Sandro Ricci, chi era e cosa rappresenta per l’Associazione: “E’ stato un nostro caro amico, un anziano benefattore amante del mare e della vela, normodotato, che vedendoci uscire con le nostre barche aveva deciso di aiutarci: ha acquistato un posto barca al Porto di San Giorgio e ce lo ha messo a disposizione per la nostra attività con i disabili. Poi ha fatto tante, cospicue donazioni. Ci era parso giusto, per ricordarlo ed essergli riconoscenti, intitolare a lui la nostra regata nazionale”.  Di strada ne ha percorsa, Liberi nel Vento, grazie all’intraprendenza del suo Presidente, che oggi, giustamente, a gran voce, reclama l’attenzione dei media nazionali: dalla fondazione nel 2002, ad oggi, contano 6 atleti agonisti e più di 300 appassionati amatori, che escono in barca per diletto, per gite turistiche, a livello ricreativo. “E questo è il settore che ci preme maggiormente, rispetto all’attività sportiva: ogni anno cresce il numero di quanti, incuriositi, vengono a provare le nostre barche e si regalano uscite. Tutto questo in forma totalmente gratuita, per fortuna abbiamo tanti sponsor locali che ci sostengono e ci permettono questo. In più, da due anni, offriamo corsi di subacquea finalizzati al rilascio del brevetto HSA o al solo svago”. L’attività della Liberi nel Vento è aperta a tutti i disabili: sensoriali, fisici, intellettivi. Per la maggiore, vanno le uscite di gruppo, il cosiddetto turismo velico, in giro per la costa ad osservare le dolci colline della terra marchigiana. Sabato 18 e domenica 19 luglio, però, si tratta di fare sul serio, sfoderare gli artigli e sfidare il vento.  Per l’amico benefattore, indimenticato, Sandro Ricci.

FONTE:

SuperAbile.it

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