I Disabili Abruzzesi adirati per gli scarsi contributi a loro favore della Regione rispetto ad altre Regioni Italiane

Diversamente AbiliL’ira o la “rabbia” sono cattive consigliere. In ogni corso sulle tecniche di comunicazione – anche in quello più scalcinato – si consiglia infatti di tenere a bada proprio l’ira, soprattutto di non mostrarla, per riuscire a convincere gli interlocutori e raggiungere gli obiettivi di interesse. È vero. Bisogna sempre mostrarsi calmi, ragionevoli e ben disposti. Ora, dunque, ci chiediamo e vi chiediamo di restare calmi, ben disposti, di avere pazienza e soprattutto di non adirarvi leggendo ciò che segue e prendendo visione dei documenti allegati. Soprattutto perché, se vi sale troppo la pressione, gli unici a correre rischi di infarti e ictus sarete solo voi stessi e non certo coloro che sono responsabili di questo ennesimo affronto. Nella Regione Sardegna – e quindi in Italia, non in Danimarca o in Olanda – le persone riconosciute con grave disabilità (in base alla Legge 104/92), da più di dieci anni hanno rimborsi spese, assegni di Vita Indipendente e contributi annuali che possono raggiungere i 70.000 euro. Sì, avete capito bene, proprio fino a 70.000 euro annui!

Inoltre, in totale, i fondi stanziati dalla suddetta Regione per il 2009 sono almeno 42 milioni di euro per l’assistenza. In calce è allegata la documentazione, corredata addirittura di consigli alle famiglie per l’accesso ai contributi. Ma si tratta della stessa Italia dove viviamo noi? Stanno forse “impazzendo” in Sardegna? O in Piemonte, dove ad esempio Germano Tosi, consigliere dell’Associazione Consequor, riceve 22.500 euro annui per la sua Vita Indipendente? Stanno forse “impazzendo” in Valle d’Aosta, Veneto, Toscana, Friuli Venezia Giulia, dove succede più o meno la stessa cosa? O siamo solo sciocchi e magari cretini noi abruzzesi che accettiamo sulla nostra pelle, senza ribellarci, quanto non viene fatto nella nostra Regione? Viene da pensare a questo punto che chi ha governato finora la Regione Abruzzo avrebbe voluto vederci migrare tutti e prendere la residenza in Sardegna, così finalmente si sarebbero potuti liberare di noi e spartirsi la torta delle nostre indennità, come poi sembra che in realtà abbiano fatto… Naturalmente speriamo che la nuova Giunta Regionale provveda tempestivamente a riequilibrare la situazione della disabilità abruzzese, anche perché non credo che ci vogliano vedere tutti a sfilare come in una moderna “Corte dei Miracoli” davanti ai loro uffici. E in ogni caso siamo pronti a tutto perché la “rabbia” sta montando. Siamo sì disabili, ma non completamente rincitrulliti e non so per quanto ancora ci potranno prendere in giro. Comunque, siccome l’ira è una cattiva consigliera e non è mai produttiva, sfoggiamo almeno un falso sorriso di circostanza – sempre pronto a trasformarsi in un ringhio – e chiediamo gentilmente, ancora una volta, ai nostri rappresentanti politici di intervenire.

FONTE:

Superando.it

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