Dal 14 al 23 Agosto si svolgeranno nella Repubblica Ceca i Mondiali di Tiro con l’Arco per Normodotati e Disabili

Tiro ArcoDestinazione Nymburg, per la nazionale di tiro con l’arco: ci sono i Mondiali della Repubblica Ceca, dal 14 al 23 agosto, e i 14 azzurri in partenza per l’occasione, proveranno a occupare i gradini più alti del podio. Li ha convocati il responsabile tecnico Marco Pedrazzi, che all’ultimo raduno nazionale di Castenaso (BO), a inizio luglio, ha avuto modo di osservare potenzialità e condizione fisica dei suoi ragazzi. Proprio a Pedrazzi, classe ’48, tecnico normodotato della Società A.S.HA.M. di Modena, classificatore e formatore, Allenatore Nazionale di atleti normodotati e disabili, abbiamo chiesto un quadro attuale del tiro con l’arco paralimpico azzurro, del suo stato di salute e delle prospettive dei nostri a livello internazionale.

Intanto una curiosità: come è cominciata la sua avventura nell’arco per disabili?
“Ero maestro di sport, nel nuoto però. Il tiro con l’arco è stata, invece, la disciplina sportiva scelta d’elezione. E l’ho sempre praticato. Ho cominciato come preparatore atletico dei normodotati, sono stato allenatore della Nazionale olimpica, quella FITA (Fitarco), per intenderci, fino ad Atene 2004, dal 1995 sono stato allenatore personale di Paola Fantato, ( ndr il prodigio azzurro dell’arco che ha sbancato in passato molti podii paralimpici) tuttora alleno Natalia Valeeva, campionessa del mondo 2007 e detentrice del record iridato FITA”

E con i disabili?
“Con loro ho cominciato dopo le Olimpiadi di Atlanta (1996), in cui partecipava anche Paola Fantato: c’era bisogno di un tecnico al Comitato paralimpico. E così sono rimasto fino a oggi”

Oggi, appunto, come sta l’arco azzurro, quali potenzialità può esprimere sul palcoscenico mondiale di Nymburg?
“Fino a 15-10 anni fa al primo posto assoluto c’era la Korea, noi eravamo i secondi da battere. Ai Giochi cinesi dello scorso anno il paese ospite l’ha fatta da padrone, ovviamente, come in tutti gli sport. Tuttora la Cina, e tutti gli asiatici, sono le forze emergenti, soprattutto perché possono contare su grossi vivai di ragazzi disabili”

Più di noi, in Italia?
“Certo, da noi una grande fetta di atleti disabili, i polio, come era Paola Fantato, per esempio, non esistono più. Anche i disabili da incidente sono diminuiti drasticamente, grazie alle dotazioni delle automobili, come gli airbag, provvidenziali. Sono tutti miglioramenti che riducono il bacino d’utenza dello sport-disabili”

Grazie a Dio, verrebbe da dire, ma per lo sport sembrerebbe quasi un fatto negativo.
“Grazie al vaccino Sabin, che nel nostro Paese ha consentito di debellare la poliomielite, da noi questa malattia non esiste più. E nemmeno i potenziali atleti che avrebbe avuto il tiro con l’arco. In Cina, invece, il virus esiste ancora e ingrossa i vivai, consentendo il ricambio generazionale”

E noi?
“Noi viviamo sul mantenimento, come disciplina sportiva, abbiamo atleti d’età, la nostra popolazione sportiva invecchia e non troviamo ricambi”

Qualcosa da salvare?
“La nostra rappresentativa femminile: abbiamo 4 ottimi elementi, dopo la grande Fantato. Un nome per tutti: Elisabetta Mijno, che ha partecipato alle ultime Paralimpiadi, quindi a livelli d’eccellenza, e in quest’ultimo anno si è migliorata ulteriormente”

Tra gli uomini?
“Una nota negativa, purtroppo: abbiamo un talento eccezionale, un ragazzo ipovedente il cui grado visivo peggiora progressivamente. E’ Massimiliano Piombo, uno capace di arrivare all’oro e firmare pure il record del mondo”

Però?
“Però non potrà vincere il titolo, se sarà primo, perché per assegnarlo occorrono almeno 4 o 5 concorrenti di nazionalità diverse, e a questi Mondiali non arriviamo a questa cifra”

E il record del mondo, incrociando le dita?
“Quello sì, potrà farlo, ma in ogni caso dispiace che perda questo treno, perché la sua malattia è progressiva: quello che può esprimere oggi non potrà esprimerlo in futuro, perché la sua vista peggiorerà”.

FONTE:
SuperAbile.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *