Come ci sia potuto riuscire rimane un mistero, ma non s’è trattato affatto di un miracolo, quanto piuttosto di un enorme e rapidissimo sforzo di volontà andato a buon fine. Peter Raffeiner, senza gambe per via di una amputazione, è riuscito a ripescare e salvare un amico paraplegico, caduto con la sua sedia a rotelle elettrica nel laghetto sulle cui rive stavano a pescare. Lo chiamano Blitz, ovverosia fulmine, perché diversi anni fa, dopo essere stato colpito da un lampo, subì una parziale amputazione a entrambi gli arti inferiori. E come un fulmine Peter Raffeiner, di Appiano, nel pomeriggio di sabato si è tuffato in un laghetto nei pressi di Prato allo Stelvio per salvare il suo amico paraplegico che era finito con la carrozzina nell’acqua e rischiava di annegare. L’incidente è avvenuto durante una gita di un’associazione per portatori di handicap. Momento culminante della giornata è stata la gara di pesca sportiva, alla quale partecipava anche Peter Blitz Raffeiner.
Mentre era seduto su una panchina, in attesa che i pesci abboccassero, ha scambiato due parole con Peter Holzeisen, un disabile di 42 anni. Il paraplegico ha poi proseguito il suo giro intorno al laghetto, ma improvvisamente la carrozzina elettrica – probabilmente per via di una buca nel terreno – si è ribaltata ed è finita in acqua. Blitz non ha esitato un attimo e nonostante il suo handicap si è buttato nel lago e ha tenuto il suo amico ad un braccio fino all’arrivo di altre persone che si trovavano in zona. Fortunatamente Holzeisen non era legato alla carrozzina e la sua giacca a vento gonfia d’aria ha funzionato da galleggiante. In questo modo è rimasto più a lungo a galla. Holzeisen, che nella caduta ha riportato la frattura di una gamba, è stato trasportato dalla Croce bianca all’ospedale di Silandro, ma ancora in giornata è tornato a casa a Verdines, vicino Merano. Raffeiner è stato invece festeggiato come un eroe dai partecipanti alla gara di pesca sportiva. Blitz è un personaggio molto particolare, noto per le sue imprese sportive e il suo impegno sociale. Anni fa, durante una scalata in montagna, era stato colpito da un fulmine. Dopo questo incidente i medici gli avevano dovuto amputare la gamba sinistra e il piede destro. Ma Peter, ormai diventato Blitz, non si è scoraggiato e ha iniziato una lunga serie di avventure sportive. Con una bici modificata e delle protesi ha attraversato più volte l’Europa, ma non solo. Così ha pedalato da Bolzano a Capo Nord, ma anche da Vancouver in Canada fino ad Anchorage in Alaska. Ogni sua impresa ha avuto come scopo la raccolta di fondi per associazioni umanitarie, come per esempio Medici senza frontiere. In molte di queste gite Blitz è stato accompagnato dalla moglie Sonja
FONTE:
Espresso.Repubblica.it