A Cagliari Nasce la prima “Asineria Sociale” per la Cura dei Disabili

IppoterapiaLo dipingono come un animale brutto e testardo, ma in realtà chi ha la fortuna di viverci tutti i giorni a stretto contatto è pronto a giurare che è affettuoso come poche altre bestie. Non solo. È anche un ottimo terapeuta per bambini con difficoltà a socializzare o disabili fisici e mentali. Il piccolo asinello sardo (la cui fama nazionale è da sempre legata ad una sfilza di tristissimi luoghi comuni) è invece la scommessa su cui puntano i ragazzi della cooperativa L’Alchimia di Maracalogonis, un piccolo centro nell’entroterra della provincia di Cagliari. Si chiamano Franco, Lucia, Margherita, Paola, Piero, Davide e Roberta e hanno creato un’asineria sociale, dando fiducia a Santolina, Rocco, Giudtta e Balthazar, quattro asinelli sardi dalla tipica stazza minuta che ormai da qualche tempo sono diventati dei veri e propri operatori sociali.

Meno conosciuta della più nobile e consolidata ippoterapia che utilizza destrieri e purosangue, l’onoterapia (la terapia dell’asino) messa in piedi nell’Isola sembra riscuotere un coro di consensi. Incredibilmente mansueti e docili, i tipici asinelli sardi, sotto l’assistenza costante dei terapisti, permettono un recupero della capacità di relazione ai bambini con difficoltà di socializzazione.

“È uno dei rami della pet-therapy, la disciplina per la rieducazione motoria e affettiva che sfrutta il rapporto con gli animali – spiega Lucia Sarais, pedagogista e presidente della cooperativa l’Alchimia – molto indicata per persone con difficoltà di socializzazione e per i disabili”.  Sperimentata l’attività in Toscana e in Abruzzo, i terapisti hanno così deciso circa tre anni fa di importare quell’esperienza in Sardegna, attivando il progetto “Eco-asinanso”. E l’asinello sardo, o meglio i sei asinelli con cui è si è iniziata l’attività, hanno superato a pieni voti l’esame. Piccolo, socievole, talvolta testardo, l’animale è particolarmente adatto per lavorare con chi ha disabilità: camminando sempre molto lentamente non diventa pericoloso per chi lo cavalca, sebbene quando si ferma bisogna faticare non poco per convincerlo a ripartire.

“L’attività è graduale – proseguono i volontari – si inizia con i giochi per passare poi al contatto diretto con coccole e carezze, fino ad arrivare alla passeggiata in campagna”. La cooperativa opera in campagna (in località S’Alinu Mannu a Maracalagonis, accogliendo piccoli gruppi di massimo dieci persone nell’azienda agricola “Is alinos”. E di recente la prima asineria sociale in Sardegna è sbarcata anche su internet (www.asinosardo.org) e sulle community di facebook, dove esiste già un fan club. “L’asino sardo è un animale piccolo ma dalle splendide doti – scrivono i fan – è morbido da toccare ed accarezzare, è paziente: un animale lento che ti insegna a rallentare per apprezzare, passo dopo passo, tutto ciò che incontri sul tuo cammino”.

FONTE:

AffarItaliani.it

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