Anffas Onlus Nazionale ed Anffas Onlus Sicilia chiedono all’Ufficio Scolastico Regionale ed al Ministero dell’Istruzione di effettuare visite ispettive nelle scuole siciliane per verificare l’elusione della normativa in materia di inclusione scolastica per gli alunni con disabilità.
Anffas Onlus (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), dopo essersi unita al “coro” delle denunce provenienti in questi mesi da più parti d’Italia in merito al grave deterioramento del sistema di inclusione scolastica che si sta registrando nel nostro Paese ed aver richiesto un apposito incontro al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, rispetto al quale non vi è stato, al momento, alcun cenno di riscontro, si è vista costretta ad intraprendere, a partire dalle scorse settimane, un’ulteriore specifica azione di contrasto, unitamente all’associazione regionale Anffas Onlus Sicilia e, quindi alle numerose realtà associative presenti nel territorio siciliano, rispetto alle gravi violazioni del diritto allo studio degli alunni con disabilità siciliani che vengono segnalate da numerose famiglie.
Infatti, sono ormai numerosissime le segnalazioni e richieste di intervento che pervengono ai SAI? (Servizi di Accoglienza e Informazione) dell’associazione, in particolare dalla Provincia di Messina, in merito alla presunta significativa riduzione del numero delle ore di sostegno settimanali riconosciute agli alunni con disabilità, compresi quelli in situazione di gravità ai sensi dell’art. 3 comma 3 della L. 104/92, anche rispetto a quelle assegnate a ciascuno nello scorso anno scolastico. Inoltre, fatto ancora più grave, vengono segnalati casi di allontanamento dalle classi di appartenenza degli alunni con disabilità durante le ore di lezione , addirittura con spostamento degli alunni stessi, insieme ai relativi insegnanti di sostegno, in altri locali scolastici al fine di svolgere attività totalmente differenziate. Tale situazione configura un ulteriore pericoloso e strisciante ritorno alle odiose ed odiate “classi speciali” ante Legge n. 517/1977, ovvero un arretramento di più di 30 anni, che cancella tutte le lotte, anche culturali, che le famiglie, le associazioni, le istituzioni scolastiche ed i vari Governi hanno nel tempo realizzato.
Anffas, insieme alle famiglie siciliane delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale delle quali si fa portavoce, dice BASTA! a questa vergognosa situazione di “scarica barile” che lede in maniera gravissima il diritto allo studio degli alunni e studenti con disabilità, in contrasto con qualunque e qualsivoglia atto e disposizione normativa, nazionale ed internazionale, e costituzionale in merito.
Per questo l’associazione ha richiesto all’Ufficio Scolastico Regionale ed alla Direzione Generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di disporre una serie di ispezioni presso gli Istituti scolastici siciliani di ogni ordine e grado per verificare quale sia l’effettivo trattamento subito dagli alunni con disabilità nelle scuole siciliane e se vi sia o meno il rispetto della normativa in materia ed individuare, eventualmente, le relative responsabilità in modo da porre definitivamente fine alla battaglia quotidiana, costante e che troppo spesso registra sconfitte che le famiglie degli alunni con disabilità e le associazioni che le rappresentano sono costrette a portare avanti per garantire il rispetto degli inviolabili diritti umani e civili dei propri congiunti.
Per maggiori informazioni
Roberta Speziale
Responsabile area comunicazione e politiche sociali
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