La stazione di Genova più vicina all’Acquario, al porto antico, alla città storica, al polo turistico di maggior attrazione, non ha un ascensore. O meglio ne ha uno che misteriosamente copre un dislivello minimo, equivalente a 14 scalini, quanto un semi-piano, ed è fuori servizio da tempo immemorabile. Questa è Principe, regno delle barriere architettoniche, inferno dei viaggiatori disabili, degli anziani che camminano con fatica, dei padri e delle madri con bambini piccoli, passeggini e bagagli al seguito.
Tutti gli altri passeggeri, giovani o meno giovani ma con una mobilità normale, possono arrangiarsi su ripide scale mobili, sulle quali, come è scritto dappertutto, non sarebbero trasportabili valigie, borse o trolley di un certo ingombro. Alla stazione Principe succede che per consentire ai disabili che non camminano di raggiungere i binari venga utilizzato il montacarichi del Deposito bagagli che sbuca in una specie di tunnel-caverna, fatiscente e scrostato, e da lì, percorrendo circa 250 passi lungo la pensilina del binario 11, permette di raggiungere la prima torretta di servizio delle ferrovie, munita anch’essa di montacarichi adibito al trasporto delle batterie dei locomotori.
E alla bisogna utilizzato come ascensore per disabili. Non tragga in inganno il montascale a cremagliera che si incontra nell’atrio principale della stazione, sulla scala a destra. Non funziona. Alla stazione Principe succede che nessun treno con disabili a bordo possa essere fatto arrivare sui binari S1 ed S2 (dove approdano i treni dei pendolari provenienti da Recco e da Voltri), la cosiddetta “sotterreanea”. Il motivo è semplice: una volta sceso dalla carrozza, il viaggiatore disabile che si trovasse sul binario S1 o S2 dovrebbe affrontare, per salire in superficie e finalmente uscire dalla stazione, qualcosa come 98 scalini. Impensabile. E sulle scale mobili – come è noto – con una carrozzella non potrebbe salire.Per quantificare l’inaccessibilità da record della stazione Principe può bastare qualche numero. Oltre ai 98 scalini che separano la “sotterranea” dall’uscita, chiunque voglia raggiungere i binari di superficie, numerati dal 12 al 20, deve salire o scendere 74 scalini. Oppure servirsi delle scale mobili, sempre stando ben attento ai bagagli troppo ingombranti.
FONTE:
IlSecoloXIX.IlSole24Ore.com